Ulivieri: “Taglio stipendi? Abbiamo fasce deboli da tutelare. Ci sono allenatori sotto il minimo”

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Renzo Ulivieri, presidente dell’Associazione Italiana Allenatori è intervenuto in diretta ai microfoni di Sportitalia, ecco le sue parole: "Scivolone di Rezza? Probabilmente, la prenderei come una battuta uscita male. Si può ripartire? C’è la volontà e la voglia, se ci sono le condizioni non spetta a noi dirlo. Le condizioni devono essere di massima sicurezza e per tutti gli addetti alla realizzazione dell’evento, su questo non si può scherzare. C’è la volontà di finire il campionato e di determinare la classifica, prolungando anche la stagione. Però non si conosce lo sviluppo dell’epidemia, ogni giorno ci sono situazioni nuove ed è difficile fare previsioni. Taglio ingaggi? Bisogna fare un distinguo: in Serie A si guadagna bene, ma ci sono anche staff o altri che lavorano nelle giovanili e guadagnano da vivere. Queste persone vanno tutelate, è quello che abbiamo detto come Associazione ed è quello che proveremo a farlo. D'accordo con Tommasi? Noi abbiamo interessi diversi, ci sono categorie di allenatori che sono sotto il minimo. E parlo di minimo sotto il punto di vista di lavoratori normali, noi abbiamo fasce deboli da tutelare. Ripresa solo per Serie A e B? Con la Lega di C abbiamo fatto un percorso in comune con l’Associazione calciatori perché gli stipendi di allenatori e giocatori si equivalgono. Noi parliamo di un indirizzo da dare in questo tipo di rapporto. C’è la possibilità sì, può darsi che la A e la B ce la facciano. Abbiamo problemi di sicurezza e anche degli impianti. Ci saranno impegni economici che dovranno essere sostenute e non è detto che alcune squadre di C non ce la facciano. Mi sembra però problematico se partisse la Serie A e la B, e non la C".     Foto: zimbio