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UN ALTRO BEBETO PER LA JUVE

15.03.2013 | 09:35

Si chiama Mattheus de Andrade Gama de Oliveira. Tutti però, nonostante il padre non sia d’accordo, lo chiamano ‘Il figlio di Bebeto‘. Un paragone importante, un’eredità pesante da portare. Ma a Mattheus, come l’ex campione verdeoro pretende che lo si chiami, la cosa non sembra pesare affatto, anzi. Si è messo in mostra sin da giovanissimo, quando è diventato titolare dell’U-13 brasiliana. 

Inutile dirlo: buon sangue non mente. Con o senza paragoni, si vede che Mattheus ha il calcio nel sangue e ha tutte le carte in regola per diventare un campione.

Inizia a muovere i primi ‘doppi passi’ e colpi di suola nel futsal Flamengo (siamo nel 2004), dimostrando subito di essere un mancino puro dal tocco raffinato.
Rispetto a papà Bebeto, storico attaccante da record, idolo in patria, Mattheus è un giocatore leggermente diverso. Certo il materiale e lo stampo sono gli stessi, detto questo, il giovane acquisto della Juventus ama destreggiarsi in una zona del campo più arretrata. Sotto questo profilo lo si potrebbe paragonare a ben altri campioni, non attaccanti puri, o seconde punte tutto movimento e fantasia. Ma i confronti spesso non fanno bene, o rischiano di essere ingenerosi.
Dunque, meglio descriverlo per ciò che è: alto 1,85m, dotato di grande forza e precisione nel tiro, tatticamente molto educato (brasiliano atipico?). 
Un vero e proprio predestinato, che il padre avrebbe voluto trattenere in patria fin dopo il Mondiale 2014. La Juve non è arrivata prima di tutti sul giocatore, ma è stata brava a chiudere la trattativa prima degli altri, assicurandosi un futuro campione. Solo il tempo, ma soprattutto il campo, diranno se Mattheus resterà semplicemente: il ‘figlio di Bebeto‘.