Un mix tra Luis Alberto e Brozovic: così Inzaghi ha plasmato il suo Calhanoglu
Regista, mezzala o "trequartista": il risultato è sempre lo stesso. Hakan
Calhanoglu è uno degli elementi imprescindibili dell'
Inter di Simone
Inzaghi. Arrivato a costo zero nell'estate del 2021 dal
Milan per sostituire
Eriksen, è riuscito in poco tempo a conquistare tutto l'ambiente nerazzurro, a partire dal suo allenatore che ha riproposto inizialmente l'esperimento fatto con
Luis Alberto quando sedeva sulla panchina della
Lazio, schierandolo mezzala nel suo centrocampo a tre. La sua prima stagione in nerazzurro si è chiusa con 8 gol e 13 assist in 46 presenze complessive e due titoli vinti (Coppa Italia e Supercoppa italiana). In questa sono già arrivati 5 assist e 3 gol, di cui uno pesantissimo nei gironi di Champions League contro il
Barcellona. E proprio l'Europa sembra essere il terreno preferito dal turco, eletto MVP di
Inter-Porto. Schierato inizialmente regista davanti alla difesa, si è spostato poi al fianco del subentrato
Brozovic, causando l'espulsione di
Otavio e aumentando la pericolosità della manovra nerazzurra. Una fotografia della sua stagione e della sua versatilità sul rettangolo verde di gioco, caratteristica fondamentale nel calcio moderno. Grazie alle sue qualità di impostazione e di interdizione, Inzaghi è infatti riuscito per mesi a sopperire alla mancanza di Brozovic, riventando Calhanoglu in cabina di regia. E il turco ha risposto presente, dimostrando di essere un grandissimo play e di poter rappresentare un'alternativa tattica per lo scacchiere nerazzurro. L'Inter non può più rinunciare a lui. Foto: Twitter Inter