UN TALENTO SMARRITO IN CERCA DI RISCATTO: EL GHAZI, IL GIOIELLO GREZZO DELL’ASTON VILLA
28.05.2019 | 12:45
Da giovane promessa a talento smarrito, Anwar El Ghazi è tornato a dare buoni segnali con la maglia dell’Aston Villa. La squadra di Dean Smith ha centrato la promozione in Premier League e uno dei 2 gol messi a segno contro il Derby County porta proprio la firma dell’olandese classe ’95. La sua rete ha rotto gli equilibri prima dell’intervallo; un colpo di testa/schiena che è risultato efficace per mandare la palla in rete. Dopo tanti anni passati alla ricerca del talento smarrito, la stagione inglese di El Ghazi può essere tradotta come un segnale di evidente ripresa.
Anwar El Ghazi, nasce il 3 maggio 1995 a Barendrecht in Olanda. Nella squadra della sua città natale muove i primi passi da piccolo calciatore, per poi migrare nelle giovanili del Feyenoord. Le sue prime vere qualità però vengono messe in mostra nel settore giovanile dello Sparta Rotterdam dove rimane fino a luglio del 2013. Qui viene notato dagli scout dell’Ajax che per 5 mila euro lo portano ad Amsterdam. Nella sua prima stagione con la maglia dell’under 19 fa subito vedere le sue doti , collezionando minuti e gol. In Youth League segna anche una doppietta contro il Celtic Glasgow, fondamentale nella vittoria finale per 2-1. L’anno successivo è quello della consacrazione; de Boer lo fa esordire in prima squadra nella finale di supercoppa d’Olanda contro lo Zwolle il 3 agosto del 2014. Quella non è solo una comparsa e il primo gol alla seconda giornata di Eredivise ne è la prova. In Olanda, ma soprattutto dalle parti di Amsterdam, sono sicuri di avere una stella tra le mani ed El Ghazi continua a fare fatti. Al termine della stagione chiude il suo bottino con 42 presenze totali, arricchite da 10 gol e 9 assist. Decisamente non male per un ragazzo di 19 anni. L’anno seguente parte con il botto: 3 doppiette nelle prime 4 giornate di campionato. Un preludio che non sembrava altro che confermare quelle che erano state le prime sensazioni sul ragazzo. Nell’arco della stagione però qualcosa sembra andare storto; il tecnico de Boer decide di spostarlo nel ruolo di prima punta ma la mossa non si rivela azzeccata. Il classe ’95 sembra aver smarrito quell’estro che l’aveva contraddistinto fin dal primo momento. Il carattere non semplice del ragazzo poi non lo aiuta ad uscire da questa situazione difficile, arrivando a litigare anche con l’allenatore. Tutto sommato chiude l’anno con 37 presenze e 11 gol. Nella stagione 2016/17 l’Ajax passa da de Boer a Peter Bosz e questo segna la definitiva rottura tra il club e il giocatore. Poche presenze, nessun gol e addirittura 2 volte messo fuori rosa. Numeri che portano gli olandesi a cederlo in Francia al Lille, con il quale firma un contratto fino al 2021. Il tecnico Patrick Collot gli dà subito fiducia e alla quarta apparizione in Ligue 1 trova il suo primo gol che regala anche tre punti alla squadra francese. Le prestazioni non sono però indimenticabili e pian piano finisce in panchina o a giocare pochi scampoli di gara. Lo scorso anno sembrava esser partito con il piede giusto, mettendo subito a segno un gol alla prima giornata di campionato contro il Nantes. Quella rete però non trovò continuità e come accaduto nella precedente stagione, perde il posto da titolare. Il talento che aveva impressionato tutti con la maglia dell’Ajax sembra essere sparito e il passo indietro in estate sembra essere quello del definitivo tramonto, nonostante la giovane età. Si trasferisce in Championship con la maglia dell’Aston Villa. Nei Villans, inizialmente, fatica a trovare spazio con Steve Bruce in panchina, ma El Ghazi sa attendere e con l’arrivo di Dean Smith alla guida tecnica le cose cambiano. Ritrova il campo, ritrova minuti, ma soprattutto ritrova la sicurezza nelle giocate. La regular season la chiude con 5 gol e 6 assist, ma la rete più importante è quella messa a segno nella finale playoff proprio contro il Derby County.
El Ghazi è un’ala destra naturale, brava nel dribbling e nella conclusione da fuori. Queste doti sono state messe subito in mostra fin dalle prime gare con la maglia dell’Ajax. Nonostante sia un giocatore dotato di un fisico importante, dall’alto dei suoi 189 cm, è molto agile. Ama l’uno contro uno e il dribbling nello stretto. Nell’arco della sua carriera è stato spesso discontinuo e la parabola discendente verso la seconda serie inglese ne è la dimostrazione. Ora però sembra che il gioiellino olandese sia tornato a dare segnali positivi e visto la giovane età non è detto che la sua carriera non possa subire una nuova impennata verso l’alto.
Foto: The Independent