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UNAI SIMON, L’INTOCCABILE

19.06.2023 | 13:30

La Spagna ha vinto la Uefa Nations League battendo ai calci di rigore la Croazia. Una partita molto equilibrata, che ha visto protagonisti i portieri, in particolare quello spagnolo, Unai Simon. Premiato come MVP della finale, il portiere dell’Athletic Bilbao è stato protagonista, prima su  un grande colpo di testa di Perisic, dove ha dato prova delle sue qualità, allungandosi per deviare la palla sul fondo. Ma poi ai calci di rigore, due parate super. Quella su Majer è spettacolare, si lancia alla sua sinistra e para il rigore del croato con i piedi, con uno slancio da felino. Davvero stupenda parata.
Non da meno quella decisiva poi su Petkovic, rigore anche questo molto angolato, bravissimo Unai Simon a deviare al lato la conclusione.
Conosciamo meglio questo portiere, di cui si sa poco, ma che è stato comunque capace di spodestare De Gea da alcuni anni come portiere titolare dele Furie Rosse.
Unai Simón Mendibil nasce l’11 giugno 1997 a Vitoria-Gasteiz, città dei Paesi Baschi, in Spagna. Una popolazione, quella basca, che sente tantissimo la sua appartenenza territoriale. Inizia la carriera giovanile nella squadra dell’Aurrerá Vitoria e nel 2011 fa parte dell’Athletic Bilbao, che come è noto, annovera nella sua rosa tutti calciatori baschi, e Unai Simon non poteva esimersi da questa chiamata. Nel dicembre 2014 viene ceduto in terza divisione alla squadra del Baskonia, un club affiliato all’Athletic, anche questo nei Paesi Baschi e infatti rientra alla base nel 2015, dove fino al 2018 si consolida come portiere del Bilbao Athletic, seconda squadra dell’Athletic. Cresce tantissimo a livello fisico e atletco, e infatti viene già chiamato dalle Nazionali minori della Spagna.
A partire dalla stagione 2016-2017 per alcuni infortuni dei portieri dell’Athletic Bilbao, tra cui il titolare Kepa Arrizabalaga, viene aggregato in prima squadra, militante nella prima divisione spagnola.
Il 27 luglio 2018, dopo due stagioni senza presenze nella prima squadra dei baschi, viene ceduto in prestito all’Elche, per cercare di maturare maggiore esperienza. Tuttavia il 15 agosto seguente, il prestito viene rescisso, perché l’Athletic aveva necessità di avere in rosa un altro portiere dopo la cessione record di Kepa al Chelsea, l’infortunio accorso a Iago Herrerín e le frizioni con la società di Álex Remiro dovute al suo mancato rinnovo di contratto con gli iberici. Cinque giorni dopo esordisce in campionato nella vittoria per 2-1 nei confronti del Leganes. Dopo il ritorno dall’infortunio di Herrerín torna a essere il portiere di riserva, ma si ritaglia spazio nelle coppe.  La prima stagione termina con soltanto 11 presenze (7 in Liga e 4 in Copa del Rey), ma a partire dalla quella successiva viene promosso come primo portiere della squadra e la sua carriera spiccherà il volo.
Unai gioca sempre più con maggiore costanza, diventa titolarissimo e dà fidicia all’intero reparto difensivo. E’ assoluto protagonista della Finale della Supercoppa di Spagna, vinta nel 2021 nella finale contro il Barcellona e in semifinale aveva superato il Real Madrid. Due gare da eroe per Unai Simon, che da quelle partite lì, vede la sua carriera svoltare definitivamente.
Come club, la finale di quella Supercoppa Spagnola è l’unico trofeo ancora oggi in bacheca di Unai. Cosa ben diversa con le Nazionali, in particolari quelle minori della Spagna.
Inizia giocando con le rappresentative dell’Under 16 e Under 17. Debutta con la maglia dell’Under-21 spagnola il 1° settembre 2017 nell’amichevole contro i pari età dell’Italia vincendo per 3-0.   Essendo però ancora giovanissimo, con i suoi 18 anni, prende parte agli Europei Under 19. Con la sua squadra riesce a conquistare il torneo europeo. Nel 2019, fa parte anche della Spagna Under 21 per gli Europei di categoria, che vede ancora gli iberici trionfare. Già due trofei vinti con la Nazionale a 19 anni. Il 20 agosto 2020 viene convocato per la prima volta come terzo portiere dal ct Luis Enrique in nazionale maggiore per le partite inaugurali di Nations League del settembre successivo, senza però scendere in campo. L’11 novembre successivo viene riconvocato ed esordisce giocando da titolare nella partita amichevole contro l’Olanda. Tre giorni dopo viene nuovamente impiegato come titolare nella Nations League di contro la Svizzera. E’ solo il preludio, sembrano solo esperimenti, ma Luis Enrique lo promuove a portiere titolare fisso al posto di David De Gea.
Il 24 maggio 2021 viene inserito nella lista dei convocati per gli Europei in cui viene confermato tra i pali dal ct degli iberici Luis Enrique. Unai si rivelerà determinante ai quarti di finale contro la Svizzera, il match finito in pareggio per 1-1 deciderà la vincitrice ai calci di rigore, e Simón parerà i tiri di Manuel Akanji e Fabian Schär e la Spagna vincerà per 3-1; in semifinale, a seguito del secondo pareggio consecutivo (sempre con il risultato di 1-1) contro l’Italia la sua squadra va nuovamente ai rigori: dopo un buon inizio dove Simón riesce a parare il primo tiro, calciato da Manuel Locatelli, la Spagna perde ugualmente per 4-2. Spagna che chiuderà terza l’edizione di quegli europei. Ma la sua voglia do giocare è talmente tanta, che nell’agosto successivo,  parte anche per i Giochi Olimpici di Tokyo 2020, dove vince l’argento. Unai è  è titolare fisso della nazionale olimpica, giocando tutte le 6 partite e tutti i 630 minuti: come lui solo i difensori Pau Torres ed Eric García. Spagna che perde la finale contro il Brasile.  Gioca come portiere titolare nella Coppa del Mondo nell’edizione Qatar 2022, la Spagna si qualifica come seconda del proprio girone dopo il Giappone che infatti batte la nazionale iberica per 2-1, nonostante l’iniziale vantaggio Simón subisce due reti da Ritsu Dōan e Ao Tanaka in un lasso di tempo di soli tre minuti, ottine comunque la qualificazione agli ottavi di finale dove perde ai rigori per 3-0 contro il Marocco, Simón pur parando il tiro di Badr Benoun non riesce a impedire la sconfitta, complice il fatto che nessuno dei suoi compagni è stato capace di mettere a segno nemmeno un rigore.
Il suo primo titolo con la Nazionale maggiore, allora, Unai lo vuole portare a casa a modo suo, da protagonista, come fece con l’Athletic Bilbao, con Barcellona e Real Madrid. E Unai lo fa, parando i due rigori nella finale alla Croazia e consegnando alla Spagna un titolo internazionale che mancava dal 2012, dagli ultimi Europei vinti, il primo trofeo per il CT De la Fuente. Dotato di riflessi reattivi che, uniti al suo buon senso della posizione, gli permettono di parare anche i tiri dalla corta distanza, Unai Simon è un portiere che principalmente preferisce fare ricorso alla respinta, sa usare bene sia le mani che le gambe. Perfettamente capace di parare i calci di punizione, ma se la cava egregiamente anche con i rigori come dimostrato.
E’ un portiere magari anche sottovalutato, poco sponsorizzato rispetto ad illustri colleghi, ma ha dimostrato che il suo sa farlo e come. E potrebbe essere, perché no, uno dei portieri ricercati sul mercato in questa sessione estiva. Ha una valutazione sui 25 milioni di euro, che può crescere ancora. Unai Simon è nel pieno della carriera e può migliroare ancora tanto.
E’ soprannominato “The Untouchable”, l’intoccabile. Un nomignolo nato da ragazzino, sempre nelle giovanili dell’Athletic, e che Unai si è portato dietro con grande personalità.

Foto: Instagram Spagna