Vanoli: “Per migliorare serve guardare le cose negative. Ritardi? Parlo solo di ciò che controllo”
30.10.2024 | 14:07
Il Torino attende la Roma per la partita di domani in programma alle ore 20:45. Vanoli ha introdotto la conferenza stampa con un pensiero dedicato alla giovane sciatrice Matilde, scomparsa ieri: “Oggi è doveroso partire facendo sentire la vicinanza alla famiglia nel ricordo di Matilde: da sportivo, da genitore, sono cose che toccano profondamente…Ci teniamo come staff e come club, è una tragedia che ti tocca”.
Poi sulla gara di domani: “La squadra sta bene, abbiamo recuperato bene. Quando arrivano risultati positivi, si recupera meglio e più in fretta. Guardo al collettivo in tutte e due le fasi. Per migliorarsi, tendiamo a guardare le cose negative. Oggi invece ho fatto vedere ai ragazzi quanto di buono stiamo facendo. Questa è la strada giusta, i processi sono lunghi ma sono contento”. Ha poi aggiunto: “Giocherei sempre in questi stadi, è lì che dimostri la personalità. Anche con tanti tifosi che ti applaudono o che ti insultano”
Riguardo la Roma e Juric: “La Roma è costruita per arrivare ad obiettivi completamente diversi. Dovremo stare attenti perché sono giocatori che possono ritrovare motivazioni importanti davanti al loro pubblico. I campioni possono risolvere le gare individualmente. Dovremo essere bravi a gestire la partita, ci saranno molte gare sotto l’aspetto emotivo e dovremo capire i momenti. Juric ha fatto un ottimo lavoro, io ho le idee diverse ma come tutti gli allenatori. Finché non dimostro di fare più punti di lui, vuol dire che è stato bravo. Lui ha l’opportunità di far vedere il suo valore in una squadra importante. Quando giochi uomo su uomo, l’interpretazione farà la differenza: gli inserimenti senza palla, gestire i momenti. E i centrocampisti saranno fondamentali”.
Vlasic e Adams?: “Vlasic sta benissimo. Non mi stupisce il suo andamento, è stato fuori quattro mesi, non si può pretendere che trovi subito ritmo partita. Bisogna farlo giocare, come tutti i recuperi fai la prima con entusiasmo, poi vai un po’ giù e ora deve tornare ad essere decisivo con le sue qualità. Adams? Non ho mai visto uno scozzese che senta la pressione…Sta facendo un grandissimo campionato, anche lui arriva da un campionato diverso. Tutti pensiamo che qui in Italia sia facile, ma c’è molta tattica. E la richiesta degli allenatori è molto tattica. Sono contento di Adams, sente e vede la porta e farà i suoi gol. Ora deve aiutare la squadra”.
Ci sono ritardi riguardo alle strutture, dal Robaldo alla concessione del Grande Torino?: “Parlo di ciò che posso controllare. Su quello che non posso, posso dire che si può migliorare. Voi uscite dal discorso, io controllo ciò che posso migliorare. E sono gli ambienti dove lavoro e le persone con cui lavoro. Io non posso controllare cose che non ho in mano. E’ giusto crearsi obiettivi vicini: non posso parlare di stadio o centro sportivo, sono sogni che ci diciamo. E’ come l’obiettivo: posso vincere lo scudetto? A parlare siamo bravi tutti, ma come si raggiunge? E il come si raggiungere sono gli obiettivi brevi. Che sono i tre punti, arrivare alla salvezza, poi l’Europa League…Per arrivare lì, bisogna costruire micro-obiettivi per arrivare al macro-obiettivo. E così si può arrivare al nostro sogno. Io mi pongo sogni, per raggiungerli mi pongo micro-obiettivi: ed è quello che ho detto alla squadra. Il come passa attraverso i miglioramenti, non commettere errori dentro e fuori dal campo, i dottori che devono dare di più…Tutti. Io, gli obiettivi, li raggiungo così”
Sulla crescita di Ricci: “Dipende anche da tutta la squadra. Gli ho fatto vedere cosa deve migliorare: il centrocampista forte è quello che vede subito la giocata davanti, a volte rallenta un po’ e non è così veloce a vedere la palla in profondità. Ma è bello parlare con Ricci, se ne accorge e ne è cosciente”.
Foto: Instagram Torino