Vecchi: “Spiazzato dalla chiamata. I tifosi? Forse hanno avuto anche troppa pazienza”
L’allenatore dell’
Inter,
Stefano Vecchi, ha rilasciato tra le altre queste dichiarazioni in conferenza stampa, alla vigilia del match contro il
Sassuolo:
"Una scelta che mi ha assolutamente spiazzato, sembrava una situazione tranquilla e sembrava che Pioli sarebbe rimasto fino alla fine. Mi ha colto di sorpresa la chiamata di Ausilio.Pioli l'ho salutato quando è venuto a portare via la sua roba. Ci siamo incontrati, sono andato a salutarlo, gli ho detto che mi dispiaceva e lui mi ha risposto che nel calcio funziona così. So cosa vuol dire perché mi è successo a Carpi in B: lo ritieni ingiusto, ma sappiamo che fa parte del nostro ruolo. La squadra viene da un periodo negativo. Un po' per demeriti, un po' per sfortuna, soprattutto nel derby: quella è stata la mazzata. La stagione sembra volgere al termine in modo negativo. Da parte mia devo fare in modo che gruppo e ambiente non diano la stagione per persa. Devo far capire che si può provare a fare qualcosa: è un obiettivo non facile da raggiungere ma possibile. Dipende da noi, a prescindere da quello che fanno le altre. La mia seconda volta da traghettatore quest’anno? Per me è un onore allenare l'Inter, è un orgoglio essere partito da qua e tornato qua. Non posso che ringraziare la società per la fiducia. Se può servire alla mia carriera? Sì, però stiamo parlando di rinnovare per tre anni il contratto da tecnico della Primavera. Conosco l'ambiente, mi vuole bene, però poi come successo a novembre ritorno volentieri a fare le Final Eight con i miei ragazzi. L'obiettivo mio è di cercare di dare un po' di ordine e trovare uno spirito giusto, la società mi ha chiesto di finire degnamente la stagione. La cosa migliore è pensare alla partita di domenica e basta. Lasciare perdere l'obiettivo finale, dobbiamo cercare una svolta per finire meglio questa stagione. Deve esserci un'inversione di tendenza, soprattutto a livello emotivo, che poi si traduce in campo nell'atteggiamento giusto. Questa squadra è composta da bravi ragazzi, che in un momento di difficoltà non sono riusciti a reagire. Il fatto stesso che abbiano ammesso di aver mollato a livello mentale è la dimostrazione che la squadra è fatta di ragazzi genuini. Tanti l'avrebbero nascosto, loro l'hanno messo in piazza ed è una dimostrazione di umiltà. Ora devono riattaccare la spina, anche soltanto per il pubblico di San Siro. Devono essere aiutati, ma chi continua su quest'andazzo deve essere messo da parte. Cercherò di mettere in campo la squadra migliore domani, farò delle valutazioni. Ci si attende una dura contestazione dei tifosi? Lo sappiamo e forse è anche giusto che il pubblico sia critico nei nostri confronti. È normale, l'Inter è una società talmente importante che non può pensare di essere settima in classifica. I tifosi hanno sempre sostenuto questa squadra, domani penso che sia una cosa che ci sta. Mi auguro, e l'ho detto anche ai ragazzi, che siano forti. Ci può stare, ma sappiamo che sono tifosi dell'Inter e che sono attaccati alla squadra. Ai tifosi l'altra volta avevo detto di sostenerci nei momenti di difficoltà, ma ora non mi sento di chiedere loro questo, forse i nostri tifosi hanno avuto fin troppa pazienza. Chiedo loro solo di rimanere un po' aperti se la squadra riuscirà a soddisfarli". Foto: Twitter Inter