VELOCITÀ SUPERSONICA E NUMERI DA TOP: BRUMA, LA FRECCIA PORTOGHESE DEL LIPSIA
11.09.2018 | 09:30
L’Italia cade contro il Portogallo nella seconda giornata di Nations League, una sconfitta che porta la firma di André Silva, ma a rendere la serata una vera e propria nottataccia, più dell’ex milanista che si è limitato soltanto a battere Donnarumma, è stato Armindo Tué Na Bangna, noto semplicemente come Bruma. Un autentico martello, basterebbe chiedere a Manuel Lazzari che – invano – ha provato a fermarlo. Purtroppo, finché è rimasto in campo, l’esterno ha macinato chilometri senza sosta fornendo l’assist per il gol decisivo. Cristiano Ronaldo assente? Nessun problema, ci ha pensato Bruma, con tanto di numero 7 sulle spalle, ha rovinare i piani di Roberto Mancini. Il commissario tecnico dei lusitani, Fernando Santos, non può che ritenersi soddisfatto e coccolarsi il suo nuovo pupillo che, nonostante la mancata convocazione per i Mondiali di Russia 2018, ha risposto presente dimostrando di poter sostituire, a suo modo, un pezzo grosso come CR7. Bruma nasce a Bissau il 24 ottobre del 1994, trascorre l’infanzia in Guinea rincorrendo il pallone per le strade del suo quartiere. All’età di 13 anni si trasferisce in Portogallo con la sua famiglia sognando un futuro migliore, magari sul rettangolo verde. Non a caso inizia a giocare nelle giovanili dell’União Desportiva Internacional con l’intento di crescere e mettersi in mostra. Obiettivo che viene raggiunto dopo poco tempo e su di lui piomba lo Sporting Lisbona che, dopo avergli fatto sostenere un provino, decide di aggregarlo all’interno del proprio prolifico vivaio.
Nel 2007 comincia ufficialmente il percorso professionale di Bruma che a piccoli passi si ritaglia il proprio spazio mettendo in evidenza le sue doti: qualità palla al piede, dribbling ubriacante e velocità supersonica che lo rende letteralmente incontenibile. A Lisbona plasma ulteriormente il talento a disposizione e sfoggia al tempo stesso una spiccata personalità che gli permette, nel 2012, di guadagnare la promozione nella formazione B dei Leões. Dopo aver collezionato 25 presenze condite da 6 marcature personali e innumerevoli assist per i compagni, giunge l’atteso momento del debutto in prima squadra contro il Maritimo. In totale scende in campo 13 volte, numero sufficiente per brillare e attirare le attenzioni del Galatasaray. Il 3 settembre del 2013, infatti, il club turco sbaraglia la concorrenza e lo acquista con convinzione sborsando 10 milioni di euro. A 19 anni Bruma decide di dare una svolta alla sua vita e di volare in Süper Lig, campionato decisamente più impegnativo rispetto a quello portoghese. Inizialmente lo spazio a disposizione scarseggia e viene girato in prestito al Gaziantepspor Kulübü. Nel 2014 rientra a Istanbul e disputa oltre 20 incontri non lasciando molto spesso il segno. Così, nell’estate del 2015, passa ancora a titolo temporaneo alla Real Sociedad con cui finalmente riesce a imporsi in Liga trovando anche qualche gioia personale. Una volta tornato al Galatasaray gli viene data la tanto attesa chance di giocare con regolarità, Bruma non delude risultando diverse volte decisivo e totalizza 11 reti in 35 apparizioni. Numeri, stavolta, degni di nota che fanno circolare non poco il suo nome e, direttamente dalla Germania, arriva l’allettante offerta del Red Bull Lipsia che mette sul piatto circa 13 milioni di euro. Bruma accetta e sbarca in Bundesliga, l’impatto è ottimo e, dopo aver giocato per le varie formazioni Under, arriva anche la chiamata della Nazionale maggiore portoghese. Il classe 1994, nonostante le origini guineane, opta per i lusitani scegliendo di rappresentare il Paese che ha dato a lui e alle sua famiglia la possibilità di avere un futuro migliore. La prima stagione con i tedeschi si conclude con 7 sigilli in 40 partite giocate, rendimento che non è bastato per conquistare un posto all’interno della lista dei convocati per Russia 2018. Quest’anno l’avvio è stato ottimo, ora Bruma è davvero pronto per il grande salto e ieri sera contro gli azzurri l’ha ampiamente dimostrato non facendo affatto rimpiangere CR7. Il ct Fernando Santos può sorridere, i numeri del 23enne sono assolutamente da top e presto potrebbe arrivare la chiamata di qualche big d’Europa. Bruma, la freccia portoghese del Lipsia.
Foto: Die Rothen Bullen