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Ventura: “Bonucci come Pellè? Non so cosa sia successo. Su Gagliardini, Verratti e Berardi…”

22.02.2017 | 14:40

In occasione dello stage tenutosi in questi giorni a Coverciano, il ct della Nazionale azzurra Gian Piero Ventura, ha parlato in conferenza stampa: “Noi abbiamo un problema di fondo, che nel momento in cui cerchi di essere competitivo contro le altre, cerchi di sfruttare i migliori giocatori a disposizione: Rugani, Romagnoli, Bernardeschi, Donnarumma, Berardi e molti altri. L’undici giugno giochiamo l’ultima partita, il giorno dopo ci fermiamo. Augurando che l’Europeo vada in fondo, finisce a fine giugno. Dei giocatori come Romagnoli che fa tutto il campionato, poi giugno, quando finisce almeno 30 giorni li debba fare. Il primo di agosto rientra in gruppo, il 25 inizia il campionato, ma c’è la Spagna il 2 settembre. Ci sarà qualcuno che avrà 20 giorni di preparazione e poi la Spagna. Se non dovesse esserci Berardi ho altri esterni, magari supplisco, ma se ho Romagnoli e Rugani ho difficoltà. Non ci sono grandi centrali di ruolo, ora ho Bonifazi che viene dalla B. Voglio dare tutto il possibile all’Under 21, tenendo presente che c’è un problema di questo genere. Gagliardini? Sarei molto meno stupito di molti altri, io l’ho convocato perché vedendolo una volta mi sono incuriosito, alla seconda ho pensato che avesse delle potenzialità per qualcosa di importante. Nel giro di trenta giorni è successo il passaggio all’Inter, per la sua gioia e quella di Percassi, dell’Atalanta. Questo non significa che sia arrivato, bensì che ci avevamo visto giusto. Il giovane è sempre al bivio: accontentarsi oppure diventare protagonista a livello internazionale. Verratti l’erede di Iniesta? Sono quelle cose che lasciano un po’ il tempo che trovano. Verratti spesso e volentieri ha qualche problema, noi abbiamo bisogno di lui. Se sta bene è un capitale, è il futuro. Nonostante la giovane età ha avuto diverse vicissitudini. Sta rimettendosi in sesto per essere determinante tutte le partite. Non ho mai avuto un dubbio su di lui, il problema è averlo sano, senza infortuni. Berardi? Io ho in mente di chiamarne diversi se giocano e stanno bene. Lui prima dell’infortunio aveva fatto 7 gol in 6 partite, significavano numeri importanti. Passando dal 3-5-2 a un altro modulo sarebbe interessante, ma dopo 4-5 mesi di problematiche varie, in questo momento, non è quel Berardi. Bonucci? Ho letto ma non so cosa sia successo, perché nessuno scrive qual è il merito della discussione. La reazione pubblica.  stato escluso, ma non credo sia solo per quello, presumo. Se ne vedono molte, se devo essere sincero, credo ci sia anche dell’altro. E’ un segnale importante, la forza di una società che è prioritaria su tutto. Lui come Pellè? No, penso non ci sia un parallelismo, quella era nazionale e poi erano tre giorni insieme. Questo è un rapporto che dura da anni. I prossimi innesti in azzurro? La chiamata di marzo è alla fine, c’è un mese buono. In questo lasso di tempo spero succedano cose positive, Florenzi e Bonaventura li abbiamo persi, forse recuperiamo Romagnoli, De Sciglio dovrebbe ma un conto è recuperare l’altro è essere in forma. Non siamo stati fortunatissimi, dall’altro lato c’è questa infornata di giovani che vuole partecipare, capire, accelerare il processo di integrazione. Diventa difficile fare dei nomi, estrapolare cinque o sei elementi significa avere fatto bingo. Noi davamo per scontato Barzagli e Chiellini, si sono fermati loro… Verdi volevo convocarlo contro il Liechtenstein, tre giorni dopo è stato fermo per tre mesi”.

Foto vivo azzurro