Ventura: “Una catastrofe non andare al Mondiale, monitoro Sansone, Chiesa e Balo. Belotti? Abbiamo fatto un favore al Torino…”

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Giampiero Ventura, commissario tecnico della Nazionale azzurra, direttamente da Coverciano ha parlato in conferenza stampa in vista delle ultime due gare del girone di qualificazione ai Mondiali in Russia contro Macedonia e Albania: "Emergenza a centrocampo? Sono cose che capitano. Anche De Rossi è out e andrà via: oltre a lui dovremo fare a meno anche di Pellegrini e Verratti. Il Paris Saint Germain ci ha inviato la risonanza. Ultimamente i titolari erano De Rossi e Verratti e la prima riserva era Pellegrini. Mancheranno tutti e tre, che sono molto importanti, ma chi giocherà spero che possa dimostrare di poter essere una risorsa in più per la nostra Nazionale. Belotti? Abbiamo fatto un favore al Torino e non lo abbiamo portato a Coverciano per permettergli di fare gli esami strumentali con il club che ci ha chiesto un piacere. Non è importante che non sia arrivato in ritiro. Convocazioni fatte in prospettiva? Per quel che riguarda il centrocampo sono stato in pratica obbligato. In attacco invece ho fatto le mie scelte. Di Balotelli ne ho già parlato a più riprese, se poi ci saranno giocatori che a ridosso del Mondiale saranno in forma allora potrò pensarci. Zaza? In attesa di sapere con precisione le condizioni di Belotti abbiamo optato per Inglese. Ancora il 4-2-4? Dobbiamo valutare, ma le idee non cambiano. Il problema non è il modulo, ma come si interpreta. In due giorni avremmo potuto affrontare determinati discorsi, ma Barella, Cristante e Gagliardini non sono mai stati parte di questo gruppo. Siamo comunque l'Italia e dobbiamo migliorare sotto tanti punti di vista. Quando si incontrano squadre più forti dobbiamo essere ben preparati, prima del Mondiale faremo tanti allenamenti, mentre adesso abbiamo solo 48 ore di tempo. Cosa significherebbe non andare al Mondiale? Sarebbe una vera catastrofe. Zaza? Nessuno è escluso a prescindere. Balotelli? Una volta raggiunta la qualificazione potremo fare qualche esperimento, ma per il momento non è possibile, servono certezze. Verdi? Ha ritrovato condizione e può garantirci una certa qualità. Non contano solo i gol ma anche il modo in cui scende in campo, a Genova ha aiutato molto la squadra e questo fa capire che sta maturando. Potrà dare un grande contributo. I playoff? Non ci penso, dobbiamo pensare alle prossime due e poi in base a chi incontreremo faremo le nostre valutazioni. Tutti noi vediamo le partite e abbiamo tutto davanti agli occhi. Non posso dire che tizio sta facendo benissimo se non è così o se Caio sta facendo malissimo se invece gioca bene. È un momento particolare ma non voglio piangermi addosso. Quando si varca il cancello di Corveciano dobbiamo lasciare tutto il resto fuori e lavorare in funzione della Nazionale. Giocare con una punta? Ho avuto la fortuna di avere Belotti e Immobile insieme e possono farlo ancora, anche se nei club giocano da soli in attacco. Ci vorrebbe del tempo per cambiare, vediamo se quello che abbiamo sarà sufficiente. Il Var? Sono a favore, fino a ieri ha risolto una miriade di problemi togliendo tantissime polemiche. Dobbiamo dare il tempo a tutti di metabolizzarlo, come ogni cosa nuova che viene introdotta. Sono d'accordo con Rizzoli quando parla di millimetri: dobbiamo discutere solo delle cose clamorose. Le parole di Sarri sul calendario delle Nazionali? Se mi danno più tempo e più giorni, io sono contento. Quando ho chiesto di anticipare il campionato è successo il finimondo, adesso non voglio commentare tutto questo. Le Nazionali comunque ci sono sempre state e un allenatore che ha tanti giocatori convocati nelle varie selezioni deve essere contento. Chiesa? Stiamo monitorando tantissimi giocatori: Sansone, Balotelli, Chiesa e non solo. Nei club viene fatta poca tattica? Quando facciamo gli stage non dobbiamo pensare alle prestazioni e ai risultati, nei club invece sì. Per questo gli allenatori devono pensare soprattutto alle cose pratiche. In Italia non c'è una squadra che gioca come il Napoli, così come non ce n'è una che gioca come l'Atalanta o come la Juventus. in base alle caratteristiche dei giocatori si studia un modo di giocare che possa farli rendere al meglio". Foto: Vivo Azzurro Twitter