Ventura: “Isco? Mi è venuto da applaudire. Capisco le critiche, ma se una partita cancella tutto…”
02.09.2017 | 23:47
Queste le dichiarazioni più significative rese in conferenza stampa dal ct dell’Italia Giampiero Ventura, dopo la pesante batosta del Bernabeu: “Poste le differenza dal punto di vista fisico e qualitativo, parlare del risultato lascia il tempo che trova. Nel primo tempo abbiamo fatto qualche cosa di buono, subendo un tiro in porta, quello di Isco, mentre De Gea ha fatto un miracolo su Belotti. Non guardo il tabellino a metà campo. Poi Insigne poteva riaprire la partita, poi abbiamo regalato il terzo gol. Questa partita ci permette di fare delle verifiche, noi vogliamo andare ai Mondiali e questo è l’obiettivo. Se una partita cancella tutto quello che c’è stato prima, allora mi fermo qui. Se ora ci può essere un problema di autostima, vuol dire che non siamo una squadra. Non dobbiamo nemmeno affrontare l’argomento. La Spagna era una tappa importantissima, ma non è la destinazione. Nelle ultime partite avevamo fatto 26 gol e subito solo 1, stavamo facendo bene. Poi è finito il campionato, ma non si può cancellare tutto quello che è stato fatto. Capisco le critiche, ma all’interno c’è la consapevolezza che fosse difficile. Nel momento in cui noi togliamo cinque errori clamorosi, concettuali, più cinque cose che potevamo fare meglio… diventano dieci. Ora pensiamo alla partita successiva, saremo senza Bonucci squalificato e Spinazzola che si è fatto male. Se avessimo vinto qui e perso con Israele saremmo andati comunque ai playoff. Dobbiamo fare risultato con Israele, Albania e Macedonia, dobbiamo fare punti per la qualificazione. Serve la crescita in queste partite, è inutile andare al Mondiale e andare a casa dopo tre partite. Il nostro obiettivo è quello di arrivarci, ma non tutti hanno tre-quattro-cinque finali di Champions alle spalle, come alcuni calciatori della Spagna. Isco è un giocatore di livello assoluto, basti pensare al tunnel in mezzo al campo. Qui entra il discorso della condizione, vuol dire che hai qualità ma anche condizione. Non c’era solo lui, bisogna avere l’umiltà per sapere che dobbiamo lavorare sotto questo aspetto. Mi è venuto da applaudire quando ho visto quel gesto tecnico. Il problema della condizione? La mia è stata solo una constatazione. Non sta a me dirlo, se allenassi un club vi direi il mio perché. La mia prima partita qui, contro la Francia, era stata il primo settembre e in quel caso si era vista una differenza abissale. Sui singoli non entro nel merito, noi siamo entrati moltissime volte a destra e pochissime a sinistra. Insigne è stato penalizzato sotto questo aspetto. Verratti era in mezzo al campo, con ritmi notevoli, e un po’ ha pagato”.
Foto: Twitter Nazionale italiana