Ventura: “Non c’è stata partita, ripartiamo dal carattere. Credo nella salvezza, anche se tutti mi dicono…”
Gian Piero Ventura, tecnico del
Chievo Verona, ha parlato dopo l'amaro esordio in panchina contro l'Atalanta ai microfoni di
Radio Rai:
"Non c’è mai stata partita dal primo minuto, l’Atalanta ha ritrovato brillantezza e noi non avevamo il coraggio di giocare. Probabilmente è stato un errore di questi sei giorni ripartire dal gioco. Sarà il caso di ripartire da quei fondamenti come la cattiveria, ferocia e la chiusura degli spazi. Bisogna ripartire da questo e poi dal gioco. Ripartiamo dal carattere? Credo di sì perché stanno soffrendo, bastavano cinque minuti per capire che non avevamo il coraggio di fare un passaggio in avanti. Questo la dice lunga che bisogna ripartirà da là e non pretendere che facciano una giocata. Io tradito dalla voglia di rimettermi in gioco? È quello che mi dicono tutti. Io sono tornato per amicizia, per voglia di tornare a fare calcio tutti i giorni e perché sono convinto ci siano i presupposti per far bene. Mi piacerebbe che la domanda mi fosse fatta a fine campionato. Se ci credo ancora? Se non ci avessi creduto non sarei qui. Non sono nelle condizioni di lavorare a tutti costi, l’ho fatto perché credo che ci sono i presupposti per poterlo fare. Perché il Chievo? Era la sfida più difficile e io ho bisogno di mettermi in discussione con me stesso. Era la sfida più difficile e spero di vincerla". Foto: vivoazzurro