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Ventura: “Pellè ha annacquato l’immagine del gruppo, non sarà convocato. Balotelli…”

30.10.2016 | 23:50

Il commissario tecnico dell’Italia, Giampiero Ventura, ha rilasciato tra le altre queste dichiarazioni a La Domenica Sportiva: “Se ho più risentito Pellè? Non perché sono genovese, telefonare in Cina mi costa troppo! L’episodio l’ho giudicato per quello che è, il suo è stato un errore, ma anche una mancanza di rispetto per i colori azzurri, ha annacquato l’immagine di un gruppo che aveva riportato l’orgoglio ovunque. Questo è stato l’errore più grande. Domenica non credo che ci sarà, un periodo di riflessione bisogna lasciarglielo. Non è giovanissimo, ma in futuro può dare ancora qualcosa all’Italia. La scelta di fare il ct? L’amore ti fa fare cose folli, ti fa sposare a 68 anni e ti fa prendere la Nazionale, lasciando un contratto di due anni con un club. Sapevo che era difficile, ma fa parte del mio dna, sono sempre stato accolto nello scetticismo generale perché c’era da ricostruire. Nei club ci sono riuscito quasi sempre, questa è la sfida già difficile ma sono fiducioso di riuscire anche stavolta. La Nazionale è sempre sottoposta a critiche, c’è un po’ di pregiudizio nei miei confronti per il fatto di non aver vinto scudetti e questo va un po’ a incidere. Quando me l’hanno chiesto ho risposto che era difficile senza aver allenato una big. Gli obiettivi sono quelli della qualificazione al Mondiale e di fare un Mondiale importante, ma anche quello di costruire qualcosa per il futuro. Se Balotelli sarà convocato? Abbiamo fatto una preconvocazione la volta scorsa perché tutto sommato ha fatto buone partite, ma il suo problema non è quello bensì tutto il resto. Lippi faceva il selezionatore perché aveva attaccanti forti, Conte non aveva tutto questo e ha dovuto fare l’allenatore. Quando questo succede bisogna privilegiare la squadra, tutti devono mettersi al servizio della squadra. Il paragone con Conte? I paragoni non sono mai simpatici, ma se bisogna farli vanno fatti correttamente. Le partite dell’Europeo sono figlie di due anni di preparazione ma soprattutto di 40 giorni di lavoro. Le partite di qualificazione di Conte erano molto simili alle mie. Avere due giorni per preparare una partita non è facile. Ho chiesto di smetterla perché su 10 domande 8 erano su Conte”.