Ultimo aggiornamento: lunedi' 23 dicembre 2024 14:35

Veron: “Alla Lazio serve un’impresa, ma questo non è il miglior Bayern. I biancocelesti possono sorprendere”

14.02.2024 | 09:41

Juan Sebastian Veron - Scout Nation

Juan Sebastian Veron, ex fuoriclasse argentino della Lazio (tra le altre), ha parlato alla Gazzetta dello Sport, proiettandosi sulla sfida di questa sera in Champions contro il Bayern Monaco.

Queste le sue parole: “Sono d’accordo sul fatto che serva un’impresa, perché i tedeschi sono superiori. Hanno maggiore qualità tecnica, hanno più esperienza internazionale e, probabilmente, sono anche più forti fisicamente. Però il calcio mi ha insegnato che nulla è impossibile, esiste sempre una speranza che va inseguita. Altrimenti tutte le partite e tutti i tornei li vincerebbero i migliori, e invece questo non accade. E tra l’altro, questom non è il miglior Bayern, sta facendo fatica in campionato. Le sorprese sono dietro l’angolo e la Lazio, se fa le cose giuste, può essere una sorpresa”.

Quali sono le cose giuste? “Parlo soprattutto dell’aspetto psicologico. Non bisogna sentirsi battuti in partenza, altrimenti è inutile scendere in campo. E poi si deve giocare “di squadra”, come un collettivo. Dal punto di vista individuale il Bayern è superiore, su questo non c’è dubbio, ma se la Lazio affronta i tedeschi con la determinazione di un gruppo solido, pronto ad aiutarsi in ogni circostanza, allora può farcela. Sono dettagli importanti che Sarri ha sicuramente curato nei giorni della vigilia”.

Si sbilanci: come finirà? “Non mi piace fare previsioni, ma dico che sarebbe un grande risultato se la Lazio riuscisse a tenere aperta la sfida in vista della gara di ritorno. Sarà fondamentale lo spirito di sacrificio del gruppo e l’aiuto del pubblico dell’Olimpico. I ragazzi di Sarri vanno sostenuti in ogni momento della partita, soprattutto quando si troveranno in difficoltà, perché sono sicuro che contro il Bayern ci sarà anche da soffrire. D’altronde, se facciamo un paragone tra gli investimenti economici dei tedeschi e quelli della Lazio, si capisce in fretta da che parte pende la bilancia. Però, come ho detto prima, non sempre vincono i più ricchi o i più bravi. Per fortuna”.