Verón: “La Lazio può pensare allo scudetto. Stupito da Rovella e Guendouzi”
13.11.2024 | 10:21
Juan Sebastian Verón, ex giocatore della Lazio, ha parlato a La Gazzetta dello Sport della squadra di Baroni e della lotta per lo scudetto, ad oggi racchiusa tutta in due punti, con una serie di compagini tra le candidate (tra cui proprio la Lazio). Parla poi di Rovella e Guendouzi, dicendosi sorpreso in positivo delle loro prestazioni. Investitura non da poco per i due cardini del centrocampo biancoceleste.
“Seguo con attenzione le vicende del campionato e noto che quest’anno c’è un grande equilibrio. Tante squadre in pochissimi punti nella parte alta della classifica. Tra queste, la Lazio. Non vedo per quale motivo non dovrebbe pensare di poter arrivare al titolo. Avversarie più attrezzate? D’accordo, ma ricordiamoci che non sempre vincono i più forti. Inter, Napoli, Milan, Juve e Atalanta hanno forse qualcosa di più dal punto di visto tecnico, però questa Lazio si diverte a giocare a pallone, e non trascurerei questo dettaglio. Voglio dire che i ragazzi di Baroni mi trasmettono entusiasmo. E, considerando che l’allenatore è alla sua prima stagione di lavoro, la cosa non era affatto scontata. La Lazio è una squadra che ama tenere il possesso del pallone, le piace dominare l’avversario, attacca anche quando è già in vantaggio. Mi sembra che ci sia leggerezza, nell’ambiente. E la leggerezza, al contrario della pressione, è un’alleata quando si tratta di lottare per grandi obiettivi”.
Continua sulla Lazio: “Non ci sono grandissimi campioni, ma c’è un gioco. Chiaro, limpido, veloce, talvolta essenziale. E poi mi pare che il gruppo sia unito. Insomma, percepisco un’idea di positività che, magari, in altre piazze non si riscontra. Ho sempre un occhio particolare per i centrocampisti, forse perché conosco il mestiere. A me piace Rovella: giovane, dinamico, con un’ottima visione di gioco. E apprezzo Guendouzi, uno che ha la forza per portare il pallone vicino all’area avversaria e poi per duettare con gli attaccanti. Mi pare proprio che lì in mezzo la Lazio sia messa piuttosto bene”.
E su Zaccagni: “Ha talento, deve soltanto credere di più nei propri mezzi. E poi, là davanti, c’è Pedro che salta sempre l’avversario, ci sono Dia e Castellanos. Ripeto: non fuoriclasse, ma tutti funzionali all’idea di calcio che ha in mente Baroni”.
Foto: Instagram Verón