Verratti, Immobile e Insigne, ai Mondiali nel segno di Zeman
02/06/2014 | 15:07:00

Quando ieri sera Cesare Prandelli ha ufficializzato la lista dei convocati per il Brasile, a Zdenek Zeman sarà certamente scappato un sorriso compiaciuto. “I miei ragazzi, sono proprio loro”, avrà pensato tra sé e sé. Tra le labbra la solita e inseparabile sigaretta, davanti agli occhi la strabiliante stagione del Pescara 2011/2012. Quella degli 83 punti in serie B, dei 90 gol siglati in 42 partite (a meno 5 dal record assoluto della Spal del 1949/1950) e – caratteristica principe in negativo delle squadre del boemo – anche delle 55 reti subite. Una promozione stameritata, che mise in luce tre astri nascenti del nostro calcio. Marco Verratti, Ciro Immobile, Lorenzo, Insigne: tre predestinati. Il primo, con le sue giocate a dir poco di categoria superiore, farà breccia nel cuore del Psg, che lo preleverà il 18 luglio del 2012 per ben 12 milioni di euro; il secondo, capocannoniere con i Delfini (28 marcature), verrà lanciato in serie A dal Genoa, prima del decisivo trampolino di lancio a Torino (principe dei gol anche lì con 22 reti) e del prestigioso punto di arrivo chiamato Borussia Dortmund (quasi 20 milioni di euro sborsati dai gialloneri, la firma è attesa per oggi pomeriggio); il terzo, 18 volte sul tabellino marcatori in biancazzurro, varcherà le porte di casa, con la sua Napoli che lo incoronerà fin da subito scugnizzo dai piedi fatati.
Un trio partito dal basso, come tantissimi grandi di questo sport hanno fatto. Un trio che tra dodici giorni rappresenterà la faccia fresca, pulita e rinnovata della Nazionale, proprio nella terra dove si cresce a pane e pallone. Verratti, Immobile, Insigne: i Mondiali sono cosa vostra, ma non dimenticate di dare uno sguardo al passato. Zeman sarà davanti al televisore ad ammirarvi, con gli occhi lucidi e la solita sigaretta tra le labbra. Rigorosamente accesa, come la speranza e la passione di milioni di italiani pronti a soffrire per voi e con voi.