Una partita fondamentale contro l’Udinese: vincere contro la banda Delneri, davanti al pubblico amico del “Castellani” vorrebbe dire per l’Empoli mettere un’altra pietra fondamentale nel castello salvezza, considerato che le tre attuali cenerentole del campionato sono attese da compiti tutt’altro che agevoli. Ma anche un occhio al mercato, dal momento che quello di Mame Thiam, arrivato dalla Juve per rinforzare l’attacco dopo la non esaltante parentesi al Paok, non sarà l’unico acquisto della finestra invernale. Per il centrocampo gli uomini mercato capitanati dal ds Marcello Carli avevano scelto Alberto Grassi, rientrato temporaneamente nella sua Bergamo dal Napoli, ma l’Atalanta, dopo la partenza di Gagliardini direzione Inter e con Kessie in Coppa d’Africa, ha preso sempre più tempo con gli azzurri e per ora non intende liberare lo specialista classe 1995. Inevitabile per l’Empoli allargare gli orizzonti. E proprio in quest’ottica si inquadra la missione a sorpresa in Slovenia per Miha Zajc, ventiduenne di grandi prospettive in forza all’Olimpia Lubiana, attuale capolista della Prva Liga a pari punti con il Maribor. Un blitz con la chiara intenzione di chiudere l’operazione, dopo le relazioni eccellenti incassate a seguito di un attento monitoraggio.
Il nostro personaggio del giorno nasce regista, ma è un centrocampista moderno, in grado di disimpegnarsi con profitto in più zone della mediana, tant’è che ultimamente il giovanissimo tecnico (classe 1982) Luka Elsner ne ha avanzato il raggio d’azione fino alla trequarti. Con risultati sotto gli occhi di tutti, se si pensa che Zajc è il miglior marcatore della squadra con ben 7 reti realizzate in 19 presenze, tutte da titolare, il tutto dopo aver rotto il ghiaccio il 13 luglio nel preliminare di Champions League, doppia sfida conclusasi con l’eliminazione per mano del Trencin. Negli ultimi anni la colonia slovena all’interno dei nostri confini è andata costantemente accrescendosi, con Handanovic e Ilicic fiori all’occhiello di una truppa che annovera elementi come Birsa, Kurtic, Cesar, Krajnc, Andelkovic, Struna, Bacinovic, Jelenic e sicuramente avremo dimenticato qualcuno, a voler tacere degli “ex” Krhin, Lazarevic e Jokic. Diversi di loro sono stati portati in Italia dal Palermo e non a caso il club rosanero la scorsa estate aveva messo gli occhi addosso a Zajc, su input del solito Curkovic, consigliere di Zamparini per il mercato dell’Est. I siciliani poi non affondarono il colpo, ma adesso le porte della Serie A potrebbero ugualmente schiudersi per il talentuoso sloveno, nato a Sempeter (alle porte di Gorica) l’1 luglio del 1994 e formatosi calcisticamente nei settori giovanili di Bilje e Interblock, club con cui fece il suo esordio tra i grandi nel 2012, mettendo a referto 5 presenze. Nello stesso anno il primo passaggio all’Olimpia, in prestito, poi due anni al NK Celje, chiusi con 3 reti e 7 assist in 57 partite, infine il ritorno all’Olimpia Lubiana, questa volta a titolo definitivo. Sin qui sono 77 le apparizioni complessivamente totalizzate da Miha, nelle varie competizioni, indossando la casacca del club più blasonato della Capitale, con all’attivo 19 gol e 12 assist.
Fisico asciutto e guizzante (178 cm per 72 kg), Zajc è munito di una buona tecnica di base, suscettibile di ampi margini di miglioramento, ed ha svolto tutta la trafila delle rappresentative juniores del suo Paese, dall’Under 16 all’Under 21. Finché, storia del 23 marzo 2016, il ct Katanec (vecchia conoscenza del nostro calcio per i trascorsi sampdoriani a cavallo tra gli Anni 80 e 90, scudetto dell’era Mantovani compreso) non gli ha regalato la gioia del debutto in Nazionale maggiore, in occasione del match contro la Macedonia, prima apparizione alla quale ne sono seguite altre due: la strada è ormai tracciata. La Prva Liga sta osservando la lunga pausa invernale, riprenderà a fine febbraio, ma per allora Miha Zajc potrebbe, dovrebbe - il condizionale è comunque d’obbligo - essere già un ex. La Serie A presto potrebbe accogliere un nuovo protagonista: l’Empoli è uscito allo scoperto per regalare un’alternativa in più, dalla cintola in su, a Martusciello, voglioso di implementare il margine su Palermo, Pescara e Crotone così da regalarsi la salvezza nella stagione dell’esordio alla guida della prima squadra.
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