Inizia dal ritiro di Castel di Sangro la stagione della Nazionale Under 21, attesa da due amichevoli: giovedì 22 alle ore 17.30 allo stadio “Adriatico-Giovanni Cornacchia” contro l’Inghilterra e lunedì 26 alle 15.30 al “Teofilo Patini” di Castel di Sangro contro il Giappone, prime due tappe di avvicinamento alla fase finale dell’Europeo, in programma il prossimo anno tra Romania e Georgia. "Abbiamo quattro partite per preparare l’Europeo, due adesso e due a marzo, per questo ho chiesto di poter affrontare squadre in grado di metterci in grande difficoltà – le parole del tecnico Paolo Nicolato in conferenza stampa –. Da questo tipo di impegni possiamo capire dove dobbiamo lavorare. Veniamo da 10 partite dove non abbiamo mai perso, ma abbiamo bisogno di confrontarci con le migliori. Mi auguro che i ragazzi non interpretino queste partite come amichevoli e sarà lo stesso per me: sappiamo che avremo partite difficili e voglio vedere come la squadra reagirà davanti a queste avversarie". C’è soddisfazione nel vedere diversi giovani in campo con i rispettivi club: "Non può essere altro che un bene il fatto che i nostri ragazzi inizino a giocare – spiega Nicolato –. Spero ci sia continuità perché è quella che serve, e l’augurio che faccio ai ragazzi è quello di conquistarsi proprio questa continuità. Le nostre scelte sono fatte sulle scelte della Nazionale A, che ha la priorità. Sulla base delle loro, noi facciamo le nostre. Se i giocatori servono alla Nazionale A, vanno in Nazionale A. Se la Nazionale A è coperta, li prendiamo noi. Abbiamo impegni distanti dall’evento principale (l’Europeo, ndr), ma dobbiamo arrivarci con la formazione più competitiva possibile". La Nazionale Under 21, durante il cammino che ha portato alla qualificazione all’Europeo, ha utilizzato diversi sistemi di gioco: "Io non ho idee prefissate sulle quali poi adattare i giocatori, devo essere io a mettere i giocatori nella posizione in cui rendere meglio – spiega l’allenatore –. La scelta della strategia viene fatta sulla base dei nostri giocatori e sulle loro condizioni, ma anche in base alla strategia di gara degli avversari. Cerco di scegliere giocatori che possono adattarsi molto rapidamente e non ne faccio un discorso di sistema di gioco, ma di concetti". Una delle criticità sottolineate da Nicolato, però, "è quella di trovare giocatori di fascia offensivi. Cosa, questa, che mi obbliga a cercare strategie che debbano svilupparsi senza giocatori di quel tipo. Credo che, in ogni caso, vada trovato il vestito giusto per la stoffa che si ha a disposizione. Dobbiamo alzare il livello della qualità generale. Il problema non riguarda i giovani o i vecchi, ma la qualità: l’età è relativa". Foto: sito FIGC