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VETLESEN, UN VICHINGO PREDESTINATO

08.04.2022 | 15:43

Per la terza volta stagionale la Roma non è riuscita ad avere la meglio del Bodo Glimt. La Norvegia non è una terra amica per Mourinho, che dopo l’umiliazione autunnale con quel sonoro 6-1 inflitto ai giallorossi, è uscito nuovamente sconfitto nella gara d’andata dei quarti di Conference League. Giustiziere di Pellegrini e compagni Hugo Vetlesen, ventiduenne centrocampista dei gialli, che un bel colpo di testa ha ribaltato la rete della Roma. È lui uno degli ultimi talenti sfornati da questa florida Nazione, che negli scorsi anni ha offerto alla platea europea campioni del calibro di Haaland e Odegaard.
Nato a Bærum nel 2000, Vetlesen è uno dei giocatori più in vista tra gli under della Norvegia. È entrato nella storia del calcio del suo Paese per essere stato il primo debuttante classe 2000 in Eliteserien, la massima serie norvegese: 2 aprile 2017, quando con il suo Stabæk ha affrontato il Rosenborg, tre giorni dopo aver firmato il primo contratto da pro. La carriera di Vetlesen è iniziata a 6 anni all’Haslum, dove è rimasto fino al 2008, quando è passato alla Norsk Fotball Akademi, prima di trasferirsi nel 2012 allo Stabæk. Diventa da subito un leader della sua squadra, totalizzando ben 48 presenze e 6 assist con il club della sua città natale. In Norvegia raccontano che lo Stabæk, in accordo con il ragazzo ed il papà che ne cura gli interessi, abbia rifiutato un’offerta di oltre 10 milioni di euro d aun top club europeo.
Ad ottobre 2020 si trasferisce al Bodo Glimt, precedentemente salito alla ribalta per il doppio confronto con il Milan nel turno di qualificazione di Europa League. Proprio in quelle sfide si mise in mostra un altro norvegese, Jens Hauge, che si trasferì proprio ai rossoneri. Alla prima stagione con il Bodo vince il campionato, bissando il successo ottenuto dal club giallo l’anno precedente. Quest’anno per il giovane centrocampista già 44 presenze e ben 6 reti, l’ultima sicuramente quella più importante.
Nasce principalmente regista, essendo dotato di una buona tecnica di base e di una grande visione di gioco. Un elemento molto dinamico, anche con un discreto tiro. Nonostante sia un piccolino di statura, ha una personalità spiccata, che gli permette di prendersi le responsabilità più importanti nei momenti più tesi del match. Per ulteriori informazioni rivolgersi a Mourinho.
FOTO: Sito Bodo Glimt