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Caso Vibonese: il Coni ha accolto il ricorso di FIGC e Lega Pro. Il comunicato

15.09.2017 | 21:19

Il collegio di garanzia del Coni ha accolto il ricorso della Figc e della Lega Pro ha annullato con rinvio la sentenza emessa lo scorso 24 agosto dalla Corte d’appello federale in merito alla vicenda Vibonese, con il processo che dunque riparte dal Tribunale Nazionale Federale. Alla base del provvedimento un difetto di notifica che ha convinto il presidente Frattini a dare ragione a Tavecchio e Gravina nonostante il parere negativo della Procura federale del Coni che, per la prima volta nella storia, si era schierata con la controparte, ovvero con la Vibonese. Non è però bastato e dunque, al momento, il club calabrese resta in serie D in attesa che si ridiscuta tutto dinanzi al Tribunale Federale di primo grado. Questo il comunicato ufficiale: “Il Collegio di Garanzia dello Sport, a Sezioni Unite, ha accolto il ricorso presentato congiuntamente dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.), in persona del Presidente, Carlo Tavecchio, e dalla Lega Italiana Calcio Professionistico (Lega Pro), in persona del Presidente, Gabriele Gravina, contro la Società U.S. Vibonese Calcio s.r.l., nonché nei confronti della Procura Federale FIGC, della Procura Generale dello Sport c/o il CONI e della società A.C.R.Messina, per l’annullamento, previo assenso di misure cautelari, della decisione resa dalla Corte Federale d’Appello della FIGC, di cui al C.U. n. 34/CFA del 30 agosto 2017, sul reclamo dell’U.S. Vibonese, che, in accoglimento del ricorso proposto da quest’ultima, ha disposto la retrocessione all’ultimo posto della società A.C. R. Messina nello scorso Campionato di Lega Pro (s.s. 2016/2017), determinando la reintegrazione della compagine calabrese nell’organico del campionato di Serie C per la stagione sportiva 2017/2018. Il Collegio HA ANNULLATO la decisione della Corte Federale d’Appello della FIGC, di cui al C.U. n. 34/CFA del 30 agosto 2017, e, per l’effetto, RINVIA al Tribunale Federale Nazionale di primo grado endofederale”.