Vicario e l’accoglienza di un bimbo ucraino: “Ora ho un fratellino, è un regalo bellissimo”
30.03.2022 | 09:43
Intervistato da La Gazzetta dello Sport, il portiere in forza all’Empoli Guglielmo Vicario ha parlato dei motivi che l’hanno portato ad accogliere un bimbo ucraino in fuga da Dnipro, insieme a sua madre: “Il primo contatto è di una decina di giorni fa. Mia mamma Monica mi ha telefonato e mi ha detto che c’era la possibilità di prendere in affidamento una famiglia ucraina. Lei e mio papà Michele erano contenti di poter dare una mano e mi hanno chiesto cosa ne pensassi. Ci abbiamo messo un secondo a decidere, anzi non è stata nemmeno una decisione: è venuto tutto in modo spontaneo. Ci siamo attivati, i miei genitori hanno avuto un primo incontro venerdì scorso e poi lunedì Hanna e Milan sono arrivati a Udine. Era il mio giorno libero, così c’ero anche io e abbiamo cenato tutti insieme”.
Vicario prosegue: “Per dialogare ci siamo affidati a Google Translate perché Hanna e Milan non parlano inglese. Quando è venuto fuori il mio lavoro, Milan è rimasto a bocca aperta. E la mamma mi ha spiegato che era imbarazzato perché non aveva mai visto un calciatore. Allora gli ho mostrato alcuni video delle mie partite e poi gli ho regalato la mia maglietta. Aveva gli occhi lucidi, l’ha indossata subito. Gli ho promesso che cercherò una scuola calcio a Udine che possa accoglierlo e farlo giocare, anche perché così imparerà più in fretta la nostra lingua. E l’altra priorità è proprio trovare un insegnante di italiano. Per quanto riguarda lo studio, frequenterà la scuola ucraina con la didattica a distanza”.
Il portiere conclude: “E’ un regalo bellissimo. Cercherò di far crescere Milan al meglio: è stato il mio pensiero ricorrente durante il viaggio da Udine a Empoli lunedì dopo cena. Abbiamo una differenza di età non eccessiva, il mio desiderio è costruire con lui un rapporto molto intenso. Voglio fargli sentire il mio affetto”.
Foto: Twitter Empoli