Vincere la B è molto più semplice, ma troppi allenatori…
28.10.2016 | 00:20
Diciamo la verità: la serie B di quest’anno fin qui non ha rubato l’occhio. Anzi: la qualità è nettamente inferiore rispetto alla norma, resta lo spettacolare equilibrio di classifica che regala pathos, ma sul resto meglio sorvolare. La sensazione è che chiunque (o quasi) possa vincere il campionato, con la chiara premessa che il Verona è davvero di un altro livello. Non a caso Frosinone e Carpi, dopo i piccoli problemi iniziali, stanno imponendo – strada facendo – un organico superiore agli altri. E hanno due tecnici che, rispetto a qualche loro collega, non sbandano. Già, perché gli allenatori spesso rendono difficili le cose più semplici. Esempio: non si capisce cosa stia accadendo a Bari dove Stellone avrebbe un organico tra i primi tre-quattro, ma fin qui nessuno se n’è accorto con la continuità che ci vorrebbe. Altro esempio: la Salernitana pareggia troppo, dovrebbe avere almeno 5-6 punti in più, è ancora alla ricerca di un equilibrio complessivo che possa comprendere tutti i big dell’attacco. Ulteriore esempio: possiamo dire qualsiasi cosa del Cesena, aver perso Kessie, Ragusa e Sensi è stato pesantissimo, ma non al punto da giustificare prestazioni lontane addirittura dal minimo sindacale. Ecco perché vincere la B quest’anno è molto più semplice, a patto che qualche allenatore si renda conto che il campionato ha avuto inizio qualche mese fa.