Vinicius: “Vivo con la pressione da quando sono nato. Voglio riportare il Brasile al vertice del calcio mondiale”
19.11.2024 | 16:42
Vinicius Junior , attaccante del Real Madrid e della Nazionale brasiliana, ha rilasciato un’intervista a CBF TV per aggiornare sui progressi della lotta contro il razzismo: “Negli ultimi tre mesi, siamo riusciti a mettere in prigione tre o quattro persone e farle pagare per il crimine che hanno commesso. Siamo sulla strada giusta. Gioco in Spagna, dove ho sofferto tanto e soffro ancora a volte, ma certo è meno grazie all’aiuto di tutti i club, di tutte le persone che stanno facendo di tutto per combattere il razzismo, come fa la CBF”.
Passando poi alla pressione costante sulle sue spalle: “Vivo con la pressione da quando sono nato, perché vengo da un luogo molto pericoloso, dove ho sofferto molto, e arrivare al professionismo con il Flamengo è stato un colpo molto forte. Sono salito in prima squadra a 16 anni e ho vissuto tanti alti e bassi. Con la Nazionale non è diverso. Ci sono molti alti e bassi, sempre cercando di evolvermi per fare grandi cose per il nostro paese e la difficoltà arriverà, ma come ho già detto, ho già superato molti alti e bassi e voglio fare tutto il possibile, continuando a lottare insieme a tutti i miei compagni, con tutto lo staff tecnico e il nostro team, per portare il Brasile in cima”.
Rinnovamento della Selezione: “Credo che sia normale il rinnovamento ogni volta che termina un ciclo di Coppa del Mondo, molti giocatori cambiano, o per l’età o per il nuovo allenatore che assume la Selezione. Dobbiamo andare avanti, insieme, perché il nostro obiettivo principale è tra un anno e mezzo, cioè mettere il Brasile in cima, dove non avrebbe mai dovuto scendere”.
La figura del commissario tecnico Dorival Jr: “Il lavoro del professore sta andando benissimo, certo ci sono alti e bassi, ma è normale essendo una Selezione molto giovane. Stiamo ancora imparando a giocare le partite eliminatorie, a fare grandi cose, grandi partite, affinché nel nostro obiettivo più grande, che è la Coppa del Mondo, siamo preparati a vincere. Che il professore possa continuare a darci fiducia, possa proseguire nel suo lavoro e noi assimilare nel miglior modo possibile, è importante per tutti noi”.
Foto: twitter Copa America