Vlahovic, prova opaca non solo per colpa sua. I dati lo confermano

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La Juventus, uscita vincitrice dalla prima gara di Serie A contro il Sassuolo, non va oltre lo 0-0 fuori casa contro la Sampdoria. A preoccupare di più, al di là delle poche occasioni avute per portarsi in vantaggio, le difficoltà nel costruire la manovra. A fine match è toccato ad Allegri rispondere alle critiche: l'allenatore ha mostrato di vedere il bicchiere mezzo pieno, paragonando le prime due uscite stagionali con quelle dello scorso campionato, in cui la squadra aveva subito già dei gol. Il gruppo è stato sicuramente "colpito" da infortuni, ma alcune assenze d'eccezione non possono spiegare i problemi dei bianconeri. Lo scatto che, probabilmente più degli altri, è rappresentativo della serata opaca di Genova è la prova di Vlahovic, che contro il Sassuolo s'era reso protagonista di una doppietta. Il serbo ha toccato un totale di 9 palloni, addirittura solamente 3 nei primi 45' di gioco, sintomo di una posizione piuttosto "isolata" rispetto ai compagni, che non l'hanno servito a dovere. Unico squillo l'assist per Rabiot nel gol poi annullato perché viziato da una posizione di fuorigioco. Preoccupano anche i numeri relativi ai tiri in porta: soltanto uno, fuori dallo specchio, nell'arco dei 90'. Troppo poco per l'attaccante arrivato secondo nella classifica cannonieri della scorsa edizione della Serie A. Il trend deve immediatamente subire una svolta: domenica 27 agosto davanti alla Juve ci sarà la Roma che continua a mantenere un punteggio pieno dopo le prime due giornate. Foto: Juventus Instagram