Walter Sabatini: ”A 70 anni provo a perdonarmi. Preferisco una squadra a una bella donna”

31/03/2025 | 16:00:11

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Walter Sabatini, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, ha toccato vari temi della sua carriera, senza fare un bilancio perché lui, da perenne insoddisfatto, alla vigilia dei 70 anni il 2 maggio, guarda avanti, alla prossima tappa.
Alla domanda cosa si aspetta per i 70 anni: “Niente. Regali e auguri mi imbarazzano. Ma una cosa c’è: l’autoperdono, per il senso di colpa che mit ormenta da sempre. Spero di svegliarmi presto con un senso di distacco. Lo devo alla mia famiglia, per la mia vita negli ultimi anni. La mia perenne insoddisfazione nasce dal fatto che so che avrei potuto fare di più e non ho timore di smentita».
Se continuerà a lavorare: “Sono ancora motivatissimo a fare questo mestiere. Ma farò come George Clooney , a 70 anni mi dimetterò da un certo mercato, il voler piacere alla gente o alle donne, nella vita ci vuole dignità e decoro. Ma non mi dimetto dal calcio, lì non c’è cura”.
Su cosa sceglie tra una bella donna e una squadra: “La squadra. Ma da costruire, non fatta, che possa creare una speranza. Perché il calcio non è di allenatori, ds o calciatori, ma proprietà esclusiva della gente. Il nostro mestiere è regalare felicità alle persone. Il gol di Orsolini a Venezia, per esempio, è gioia, anche per chi non sa nulla di calcio». Sulgiocatore che avrebbe voluto avere: “L ’unico vero grande rammarico è Rabiot, tutta colpa di sua madre, V eronique. L ’anno prima il Psg mi aveva dato più di 30 milioni per Marquinhos, non potevoportarlo via a zero. Quando lei lo ha saputo è impazzita. Odiava il Psg, ma forse voleva pure i soldi dell’indennizzo, oltre ai 3 milioni di commissione. Ricordo Massara che traduceva, ma si vergognava di riversarle tutti gli insulti che le dicevo». Su Motta alla Juve: “A Bologna aveva giocatori asserviti al progetto, in un contesto familiare. Appena ha avuto una voce fuori dal coro, è saltato tutto. Un allenatore non deve essere simpatico ai giocatori ma deve saperci comunicare. E non solo con gli ordini».
Foto: X Salernitana