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WAYNE ROONEY, UNA LEGGENDA ALL’OLD TRAFFORD

22.01.2017 | 09:30

Sono passati 12 anni e 5 mesi da quel lontano 31 agosto 2004, quando Sir Alex Ferguson decise di sborsare 25,6 milioni di sterline per acquistare con il suo Manchester United uno dei più grandi talenti emergenti del calcio britannico: Wayne Mark Rooney. Un nome che oggi, dalle parti dell’Old Trafford, è considerato a tutti gli effetti come sinonimo di leggenda. A distanza di oltre due lustri, Rooney è entrato dalla porta principale nella storia del calcio inglese – e non solo – diventando il miglior marcatore di sempre del Manchester United. Il numero 10, nel match di Premier League disputato ieri contro lo Stoke City, ha salvato José Mourinho con una splendida pennellata su calcio di punizione, che ha permesso ai Red Devils di agguantare l’1-1 al 94′. Rete che lo ha consacrato definitivamente nella storia del club, consentendogli di staccare il mito Bobby Charlton nella classifica marcatori di tutti i tempi dello United, con 250 centri.

Wayne Mark Rooney nasce a Liverpool, il 24 ottobre 1985. Come succede alla maggior parte dei bambini britannici, anche il piccolo Wayne si appassiona fin da subito al football, considerato in patria come una vera e propria istituzione. Ben presto, all’età di 10 anni, entra a far parte dell’Academy dell’Everton, club della sua città natale, dove inizierà a mettere in mostra tutte le sue incredibili potenzialità. Tra il 1996 e il 2002 Wayne fa tutta la trafila nelle giovanili dei Toffees, ma già all’età di 16 anni viene aggregato in prima squadra. Di lì a poco, gli verrà affibbiato il soprannome “The Wonder Boy”, per le sue eccezionali prestazioni a dispetto della giovane età. Il 17 agosto 2002, Wayne fa il suo debutto assoluto con la maglia dell’Everton nel match di Premier League contro il Tottenham. Due mesi dopo l’esordio, il 2 ottobre, arriva anche il primo gol nella vittoria per 3-0 contro il Wrexham. Soltanto una settimana più tardi, il 19 ottobre 2002, l’Arsenal, campione d’Inghilterra in carica, fa visita all’Everton al Goodison Park. Nei minuti finali, con il punteggio inchiodato sull’1-1, un giovane ragazzo appena sedicenne, controlla magnificamente un pallone che spiove dall’alto, si gira rapidamente e, senza pensarci su due volte, calcia direttamente in porta, superando imparabilmente David Seaman. Quel ragazzo, ovviamente, è proprio Wayne Rooney. E quel nome se lo ricordò bene anche Sir Alex Ferguson, che due anni più tardi, nell’agosto 2004, decise di sborsare ben 25,6 milioni di sterline per assicurarsi le prestazioni dell’allora diciottenne talento inglese, che di lì a pochi anni sarebbe diventato il miglior marcatore di sempre del Manchester United. Sbarcato all’Old Trafford, Rooney non deluse le attese: all’esordio da titolare in Champions League, contro il Fenerbahçe, Wayne mette a segno un’incredibile tripletta. Sarà l’inizio della leggenda. Con la maglia dei Red Devils, nonostante il passare degli anni, Rooney ha sempre dimostrato la stessa classe, la stessa umiltà e la stessa voglia di giocare che aveva quando era un ragazzino. Forse è anche per questo motivo che Wazza ha conquistato inesorabilmente i cuori di tutti i tifosi del Man United dal primo giorno in cui ha messo piede in città. Il fiuto del gol da vero bomber lo ha sempre avuto, la tecnica è stata raffinata con il passare degli anni, così come una visione di gioco da far invidia ai migliori registi del mondo. Senza dimenticare un’altra dote inntata: riuscire sempre a mettere il proprio zampino nelle partite più difficili. In oltre 12 anni di carriera all’ombra dell’Old Traffrod, Rooney ha vinto la bellezza di tre coppe di Lega, cinque campionati, sei Community Shield, una Coppa d’Inghilterra, una Champions League e un Campionato del Mondo per club. Senza dimenticare gli interminabili riconoscimenti individuali e ricordando anche che Wayne è attualmente il primatista di reti (53) con la maglia della Nazionale inglese.

Ma per Rooney, l’esperienza allo United non è stata tutta rose e fiori. All’inizio dell’attuale stagione, con l’avvento di José Mourinho sulla panchina dei diavoli rossi, Rooney viene leggermente messo in disparte. Anche la stampa lo mette in croce, soprattutto per alcuni comportamenti poco consoni. Wayne sembra essersi trasformato in un pacco ingombrante del quale sbarazzarsi al più presto, sperando magari in qualche sirena dalla Cina. Ma lui non ha mollato mai, nemmeno quando era finito totalmente ai margini del suo Manchester United, oltre che della Nazionale inglese. E a poco a poco Wayne Rooney ha iniziato a risalire la china, per quanto il suo bottino stagionale sia ancora magro: appena 5 gol, impreziositi da 10 assist, nelle 26 presenze stagionali. Il resto è storia recente, anzi recentissima. Il gol realizzato in pieno recupero contro lo Stoke, nel match disputato ieri, è servito per evitare al Manchester United una clamorosa sconfitta, ma verrà soprattutto ricordato per il record raggiunto da Rooney, subentrato solo nella ripresa al posto di Mata. Grazie alla rete siglata al 94′, l’attaccante inglese ha raggiunto quota 250 gol con la maglia del Manchester United in tutte le competizioni e diventa il miglior marcatore di sempre nella storia del club, superando un mito come Bobby Charlton. “Sarebbe stato bello se fosse stato il gol della vittoria, per cui c’è delusione per non aver conquistato i tre punti, ma non si può negare che sia un momento di orgoglio per me e un grande onore aver ottenuto il record. Charlton? E’ un’icona, quando firmi per questo club ti rendi conto di quanto sia importante e non avrei mai pensato di poterlo superare, ho il massimo rispetto per lui. E’ venuto nello spogliatoio e si è congratulato con me, sono contento”, ha dichiarato Rooney al termine del match. E non potevano mancare i complimenti di Sir Alex Ferguson: “Vorrei fare le mie congratulazioni a Wayne per il raggiungimento di questo traguardo. Non è un’impresa da poco segnare tanti gol e rompere un record che ha resistito per oltre 40 anni. Wayne merita completamente il suo posto nei libri di storia di questo grande club”. Siamo sicuri che un posto riservato nei libri di storia del Manchester United, Wayne Rooney, ce l’abbia eccome…

Foto: Twitter Manchester United