WES MORGAN, IL BALUARDO LEICESTER CHE SOGNA DA CAPITANO
05.04.2016 | 10:12
La storia del Leicester City è un miracolo calcistico a cui nella vita capita di assistere forse una sola volta. Dentro questa splendida storia ne esiste un’altra, altrettanto avvincente ma fatta di sacrifici, speranze e infine realizzazione: è la storia di Wes Morgan, il capitano dei Foxes.
Westley Nathan Morgan è il classico gregario del calcio inglese, con un fisico bestiale (1.85 cm per 92 kg) e tanta grinta da vendere. Nasce a Nottingham nel 1984, una città che ospita uno dei club più antichi d’Inghilterra e del mondo, un tempo molto quotato ma che ora naviga nelle categorie minori: il Nottingham Forest. Wes, sceglie proprio la squadra della contea di Notts County per muovere i suoi primi passi ed esordire nel panorama calcistico. Ma a 18 anni, è arrivato il momento di fare una nuova esperienza, magari lontano da casa: il ragazzo decide di firmare con il Dunkirk nella Central Midland League. La scelta non è tra le più felici, tanto che poco tempo dopo farà ritorno al Nottingham, che questa volta scommette su di lui e lo mette sotto contratto. La sua carriera prosegue con un anno di prestito al Kidderminster e poi di nuovo nella squadra di casa che lo ha cresciuto e che ora lo schiera titolare: dal 2003 al 2012 non si muoverà più da lì. Poi succede qualcosa. La sua fisicità viene notata dal Leicester City, che come il Nottingham milita nella Football League Championship, ma a differenza della seconda ha ambizioni diverse: la promozione in Premier. Morgan farà parte di questo progetto visto che viene acquistato dai Foxes per 1,3 milioni, contribuendo alla conquista della massima serie che arriverà appena un anno dopo. La prima stagione nel calcio che conta si conclude centrando l’obiettivo della salvezza. Per quella seguente le ambizioni sono le stesse: una permanenza in Premier senza strafare. Il Leicester, opta per un cambio di panchina, scegliendo Claudio Ranieri come nuovo tecnico, reduce da un’esperienza fallimentare con la Nazionale greca. Le cose però prendono una piega inaspettata, i Foxes superano ogni aspettativa, piegano le big favorite per il titolo e si ritrovano in vetta a +7 dal Tottenham a 6 partite dalla fine.
Il capitano di questa banda di eroi è quel Wes Morgan che fino a qualche anno prima faceva la gavetta con il Nottingham. Colleziona 32 match da leader, 32 match pieni d’intensità e di quell’ agonismo tipico di chi viene dal basso. La ciliegina sulla torta arriva questa domenica, quando Morgan sigla il suo primo gol, una rete fondamentale perché è quella che ha regalato il successo sul Southampton, il coronamento di una stagione al di là di ogni immaginazione. Ora, di quel ragazzo con un fisico da body builder, ne parla pure la stampa: Harry Redknapp, nel suo consueto approfondimento sul Telegraph, ha elogiato le sue qualità, sottolineando come il ct dell’Inghilterra Roy Hodgson debba convocarlo per concedergli una chance a livello internazionale. Peccato che Wes, in Nazionale abbia già esordito, ma nel 2013 con la maglia della Jamaica, con cui ha collezionato ben 25 presenze. Il 32enne, infatti, è inglese ma naturalizzato giamaicano. Lo scorso luglio ha partecipato alla CONCACAF Gold Cup, conducendo la sua Nazionale fino alla finale, vinta dal Messico per 3-1. Un traguardo niente male per uno Stato che non ha nel calcio lo sport nazionale. Morgan non giocherà nell’ Inghilterra, (con grande rammarico di Redknapp) ma al calcio inglese sta dando tanto. Per Ranieri, sta diventando un baluardo imprescindibile nella difesa e lo dimostra il fatto che finora ha giocato ogni minuto, garantendo al Leicester solidità e prestanza fisica. Non ha una grande familiarità con il gol, come la gran parte dei difensori d’altronde, (20 marcature in tutta la sua lunga carriera) ma i suoi centimetri gli garantiscono una discreta pericolosità sia nei calci piazzati e sia nei colpi di testa.
Nel palmares del monumentale capitano dei Foxes, dopo il gol vittoria della scorsa giornata, l’ultimo traguardo non può che essere la gloria che deriva dal successo che si raggiunge con il sacrificio, l’umiltà e la perseveranza. Tutte qualità che non fanno certo difetto a Westley Nathan Morgan, il capitano.
foto: express.co.uk