NDIDI, UNA DIGA PER RANIERI
04.01.2017 | 09:29
Con l’apertura ufficiale del calciomercato sono arrivati i primi annunci, anche in Inghilterra. E il Leicester nel tardo pomeriggio di ieri ha ufficializzato l’acquisto di Wilfred Ndidi, il prestante mediano della Nigeria che approda alla corte di Claudio Ranieri con l’obiettivo di sostituire N’Golo Kanté, volato in estate al Chelsea. Con la speranza, delle Foxes, che questa volta la scelta si riveli azzeccata, dal momento che al francese Nampalys Mendy, prelevato dal Nizza con la medesima finalità, il tecnico testaccino sin qui ha riservato appena 146 minuti in Premier League. Ebbene sì, l’unica cessione eccellente finora si è rivelata nefasta per i campioni d’Inghilterra in carica, che non solo non sono riusciti a confermarsi ad alti livelli (come preventivato, irripetibile l’impresa della scorsa annata), ma addirittura sono tornati subito nella dimensione a loro propria, ossia la lotta per non retrocedere. Il tutto a dispetto delle conferme, a suon di rinnovi sostanziosi, dei patinatissimi Vardy e Mahrez, lontanissimi dai livelli della stagione 2015-16. Con il senno di poi, anche se le casse dell’impronunciabile patron Srivaddhanaprabha sono solide, magari sarebbe stato meglio cederli, considerato che nel calcio le motivazioni sono fondamentali e fare meglio sarebbe stato quasi impossibile. Anche se in Champions League va detto che la “prima” del Leicester sta regalando grandi soddisfazioni al popolo del King Power Stadium: girone passato in scioltezza – da primo in classifica – e abbinamento non impossibile agli ottavi, contro il Siviglia di Sampaoli.
Tornando al nostro personaggio del giorno, quella relativa a Ndidi non è stata una trattativa semplice: per il versatile specialista, prelevato a titolo definitivo dai belgi del Genk per circa 17 milioni di euro, la concorrenza era agguerrita, come specificato nello stesso comunicato. Ma il club inglese è stato bravo a giocare d’anticipo, non a caso i tabloid ne parlavano da settimane, mettendo sul piatto un bel contratto di 5 anni e mezzo per il giocatore: scadenza 2022, formalmente subordinata all’ottenimento del permesso di lavoro, passaggio fondamentale per i nuovi stranieri al soglio della Premier League. Ben strutturato fisicamente (187 cm per 78 kg), Wilfred Onyinye nasce a Lagos il 16 dicembre del 1996 e fino all’età di 18 anni resta a formarsi calcisticamente in patria, tra le file del Nath Boys. Il 15 gennaio del 2015 il Genk lo porta in Europa, versando appena 180mila euro nelle casse del misconosciuto club nigeriano: gran colpo quello piazzato dagli scout del sodalizio delle Fiandre. Sedici giorni dopo Alex McLeish lo fa esordire da titolare nella sfortunata trasferta contro lo Charleroi, impiegandolo da terzino, lui che era abituato a giostrare da difensore centrale. La svolta vera arriva però con l’avvento in panchina di Peter Maes, che sin dall’inizio della stagione scorsa ne avanza leggermente il baricentro, portandolo sulla mediana, a fungere da frangiflutti davanti alla difesa. E Ndidi si cala perfettamente nei nuovi panni, al punto che l’esperimento si tramuta subito in scelta definitiva. Wilfred si rivela fondamentale in fase di interdizione e denota anche i giusti tempi d’inserimento sotto porta, comprovati dal ruolino complessivo in maglia Genk che parla di 7 gol e 3 assist nelle 83 partite disputate, comprese le 12 di Europa League (preliminari compresi) dell’edizione in corso. Da evidenziare, a tal proposito, i due gol realizzati in entrambe le sfide con l’Athletic Bilbao, l’altra qualificata del raggruppamento dell’eliminato Sassuolo.
A livello di Nazionale, dopo la proficua militanza nella Nigeria Under 20, con due partecipazioni ai Mondiali di categoria (2013 e 2015), a regalargli la gioia del debutto nella rappresentativa maggiore (6 presenze sin qui) è stato Sunday ‘Mimmo’ Oliseh, che nell’ottobre del 2015 lo ha mandato in campo nei finali di gara prima contro il Congo e poi con il Camerun, a distanza di tre giorni, rispettivamente al posto dell’ex laziale Onazi e di Obi Mikel. E anche adesso, con Gernot Rohr al timone, Wilfred fa parte integrante del progetto. Ndidi, che al Leicester indosserà la maglia numero 25, dopo aver espletato le formalità burocratiche si metterà subito a disposizione di Ranieri, dal momento che la sua Nigeria non è riuscita a qualificarsi per la Coppa d’Africa. Professionalità, abnegazione e tanta corsa per le Foxes in mezzo al campo.
Foto: Twitter Leicester