Gol decisivi. Gol scacciacrisi. Gol che evitano esoneri. E potremmo continuare ancora. Il calcio è ricco di storie come quelle avvenute ieri sera a Stamford Bridge. Salvare una stagione con un gol negli ultimi minuti. O, perlomeno, prenderla ancora per i capelli e portarla avanti. La partita, nello specifico, è quella tra Chelsea e Dinamo Kiev, quarta giornata del girone G di Champions League. Sfida decisiva per le sorti della squadra di Josè Mourinho e della sua squadra in grande difficoltà sia in campionato che in coppa in questo inizio di stagione. I Blues si portano in vantaggio alla mezz’ora del primo grazie a un autogol sfortunato del difensore della Dinamo, Aleksandr Dragovic. Lo stesso difensore, poi, regala il sospirato pareggio ai suoi compagni, a poco più di dieci minuti dalla fine. Infine all’83’, in pieno panico, il brasiliano Willian caccia il classico coniglio dal cilindro: una punizione a giro che beffa Shovkovsky (non proprio preciso nella circostanza) e gol del 2-1 che fa esplodere i tifosi Blues e regalare tre punti incredibilmente importanti al Chelsea. Sì, il Chelsea aveva proprio bisogno di questa boccata d’ossigeno. Ma ne aveva soprattutto bisogno Mourinho, oramai in bilico da settimane e che gran parte della stampa britannica vorrebbe defenestrare senza mezzi termini. CI ha pensato Willian, brasiliano, classe 1988, uno dei “fedelissimi” dello Special One, a salvare capra e cavoli e a guardare all’immediato futuro con più serenità. Willian è uno di quei giocatori che Mourinho reputa fondamentale per il suo disegno tattico: agile, veloce, dotato di ottimo dribbling e capace di ricoprire più ruoli nel reparto avanzato. Due delle sue caratteristiche principali sono il tiro da lontano e proprio i calci di punizione, da cui appunto è arrivato il gol che ha salvato il Chelsea ieri sera. La sua carriera da calciatore inizia con la maglia del Corinthians, prima all’interno delle squadre giovanili poi, dal 2007, in prima squadra, dove eredita la maglia numero 10 di Marcio Amoroso. Nelle sue due stagioni trascorse con il club brasiliano, totalizza 41 presenze e due reti. Le sue prestazioni attirano le attenzioni dello Shakthar Donetsk, club molto attento ai giocatori sudamericani, che lo acquista nel mese di agosto del 2007 in cambio di 15 milioni di euro. Subito titolare in Ucraina, Willian vince subito campionato e coppa nazionale. Il primo gol nelle competizioni europee arriva l’8 marzo del 2011 contro una squadra italiana, la Roma, in occasione della sfida diretta in Champions League, mentre il 7 novembre 2012 mette a segno la sua prima doppietta in Champions, contro il Chelsea. Il bilancio di Willian con la maglia dello Shakthar è decisamente positivo e ricco di vittorie: in cinque stagioni totalizzerà 221 presenze (tra campionato e coppe), 37 reti, quattro scudetti, tre coppe nazional, tre Supercoppe d’Ucraina e una Coppa Uefa, nel 2008/2009. Un rapido passaggio all’Anzhi, nel febbraio del 2013 (un acquisto da 35 milioni di euro), prima di trasferirsi definitivamente al Chelsea, il 21 agosto. Una storia particolare, quella del trasferimento di Willian a Stamford Bridge: il Tottenham l’aveva bloccato per 35 milioni di euro, fissando anche le rituali visite mediche. Qualche giorno dopo, però, i Blues si erano inseriti nella trattativa offrendo all’Anzhi 37 milioni di euro. Willian ci ha pensato su e poi ha deciso di cambiare le carte in tavola e vestirsi di Blues. Con il Chelsea ha finora vinto una Premier, la scorsa stagione, e una Coppa di Lega, ma la sua storia a Londra in realtà è ancora tutta da scrivere. Dal 2011 è anche punto fermo della Nazionale verdeoro (30 presenze e sei reti finora), con cui ha conquistato il deludente terzo posto nel Mondiale di casa dello scorso anno. Willian si è ritagliato il ruolo di salva-Mou. Chissà se lo aiuterà, in futuro, a vincere altri trofei.
Foto: Eurosport