Witsel: “Rinnovo? Sono felice qui a Madrid, ma vedremo cosa succederà. Vogliamo passare il girone di Champions”
18.11.2023 | 12:00
Axel Witsel è uno dei punti fermi della formazione di Diego Pablo Simeone in questo inizio di campionato, occupando la posizione di difensore centrale. Il suo rendimento è stato ottimo, al punto da essere in vantaggio su titolari del ruolo come Savic o Söyünkü nelle rotazioni. Il belga, che ha 34 anni, ha un contratto in scadenza il 30 giugno e la sua permanenza in squadra oltre quella data è al momento un’incognita. Non ha una clausola in termini di partite giocate o aspetti simili che gli garantiscano un rinnovo automatico, ma Witsel ha chiarito in un’intervista concessa all’agenzia Efe il suo desiderio di rimanere legato all’Atletico Madrid. Ecco le sue parole:
Sulla firma per l’Atletico: “Volevo rimanere in un top club. Era il mio obiettivo quando ho lasciato il Dortmund e ho iniziato a parlare con l’Atleti. È bello poter firmare per questo club”.
Sulla situazione contrattuale: “È l’ultimo anno, vediamo cosa succederà. Sono molto felice qui. La mia famiglia sta bene qui a Madrid. Vedremo”.
Sul giocare da centrale: “All’inizio, quando sono venuto qui, era per il centrocampo. Credo che alla fine, quando ho parlato con il Cholo, avesse ragione: anche con la mia età, giocando in quella posizione, posso giocare più anni a questo livello come difensore. All’inizio era un po’ più difficile per me quando non avevamo la palla, perché dovevo pensare molto. Ora è normale. Ma prima dell’Atleti ho giocato tre o quattro partite con il Dortmund come difensore centrale e una volta con il Benfica”.
Sulle difficoltà nel cambio di posizione: “Era difficile solo la parte difensiva, quando devi coprire e occuparti dello spazio dietro di te. Tutto questo, all’inizio, è un po’ difficile, ma si pensa velocemente, ci si allena ogni giorno e si reagisce più come un difensore che come un centravanti. Alla fine, mi trovo molto bene in quella posizione. Gli anni passano, si torna un po’ indietro. Ho iniziato come numero ‘8’ e ’10’ quando avevo 16 o 17 anni, alla fine sono rimasto come ‘5’ e ora come centrocampista centrale. Ma sono contento di questa posizione, quindi posso rimanere a questo livello per altri anni. Sono felice”.
Sugli attaccanti più difficili da affrontare: “Per noi, credo che la cosa più difficile da difendere, visto che siamo grandi e forse non molto veloci, sia quando hai un attaccante più basso che si gira velocemente. In quel caso è un po’ più difficile”.
Sugli obiettivi dell’Atlético in questa stagione: “Prima di tutto vogliamo superare il girone di Champions League e poi andare il più lontano possibile. La strada è ancora lunga. Non possiamo nemmeno pensare troppo avanti”.
Sulle delusioni con il Belgio e sul ritiro dalla Nazionale: “È un peccato con la squadra che avevamo, con Hazard, Lukaku, De Bruyne…. Abbiamo fatto la storia del Belgio, ma alla fine non abbiamo vinto nulla. Ora c’è una nuova generazione in arrivo, vedremo cosa succederà. Abbiamo un’ottima nazionale”.
Sul suo futuro quando lascerà il calcio: “Ho già le qualifiche UEFA B e A di allenatore. Ho ancora bisogno di una licenza professionale, ma per questo devo smettere di giocare a calcio. Non posso farlo contemporaneamente. Mi piacerebbe anche diventare direttore sportivo. Ma ora voglio sfruttare al massimo questo anno e giocare. Il giorno in cui mi sveglierò, dovrò andare ad allenarmi e non me la sentirò, mi ritirerò. Ma finora sono molto motivato, sto molto bene e voglio continuare a giocare per altri due o tre anni”.
Foto: Instagram Witsel