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YACINE BRAHIMI, TRIS EUROPEO DA SOGNO

18.09.2014 | 09:50

La rete allo scadere di Jerome Boateng che ha deciso Bayern Monaco-Manchester City, lo spettacolare pokerissimo della Roma, i pareggi di Psg e Chelsea. Il primo mercoledì della Champions League 2014/2015 ha regalato emozioni a iosa, ma il vero protagonista della prima giornata della massima competizione continentale è senza dubbio Yacine Brahimi. Nel roboante 6-0 con cui il Porto ha liquidato la pratica Bate Borisov, il centrocampista è stato l’assoluto mattatore del match grazie a una pregevolissima tripletta. E’ lui ad aprire le marcature dopo soli 300 secondi grazie a un sinistro violento, è ancora lui a concedere il bis al 32′ prima del tris di Jackson Martinez; non contento della doppietta, al 57′ Brahimi decide di aggiungere un’altra marcatura alla propria strepitosa serata: una punizione esemplare che chiude definitivamente i conti, prima della sostituzione con Evandro due minuti dopo. Adrian e Aboubakar hanno successivamente reso ancora più pesante il passivo per la squadra ospite, ma l’uomo copertina è e resta uno solo.
Nato l’8 febbraio del 1990 a Parigi e in possesso del doppio passaporto francese e algerino, Yacine Brahimi inaugura la propria carriera nel 2007 con il Rennes 2, dove in 16 apparizioni riesce a siglare 3 reti. Un biennio convincente è il preludio all’esperienza con la maglia del Clermont, dove mette in luce tutto il proprio talento (31 presenze e 8 gol). Inizia qui la sua svolta professionale: nella stagione successiva il Rennes gli affida le chiavi del centrocampo della prima squadra, ma la vera consacrazione di Brahimi si concretizza paradossalmente lontano dalla Francia. Nell’estate del 2012, infatti, è il Granada a puntare tutto sulle sue qualità. Il club spagnolo sa di avere un potenziale crack tra le mani: con i suoi 175 centrimetri di altezza e i suoi 65 chilogrammi, Yacine Brahimi è un giocatore dal fisico non imponente ma dotato di tecnica, dribbling e velocità invidiabili, sin dai tempi in cui faceva la differenza nelle giovanili del Rennes; è in possesso di un’ottima visione di gioco, ma è capace anche di assistere con qualità la fase offensiva, non disdegnando le incursioni e le finalizzazioni (e l’ha dimostrato in qualsiasi squadra in cui ha militato).
L’estate scorsa la colossale occasione di una vita: il Porto che bussa alla sua porta e una risposta che non si fa attendere. Tanti saluti al Granada (60 presenze e 3 marcature complessive in due annate in Spagna) e volo spiccato senza alcun rimpianto. Indubbiamente i Dragoes hanno deciso di procedere con il suo acquisto soprattutto dopo l’ottimo Mondiale in Brasile disputato con la sua Algeria (Nazionale per la quale ha optato nonostante la lunga trafila dall’Under 16 all’Under 21 transalpina). Brahimi è anche andato a segno nella seconda gara del proprio girone, quella del 4-2 rifilato alla Corea del Sud, contribuendo alla storica qualificazione del suo Paese agli ottavi di finale prima dell’eliminazione (arrivata solo ai tempi supplementari) per mano della Germania che, come tutti sappiamo, alla fine ha conquistato la coppa.
Ora la grande occasione di imporsi in palcoscenici di primissimo livello come il campionato portoghese e la Champions League: Brahimi ha solo 24 anni e si trova nelle condizioni ideali per esplodere definitivamente e per confermare all’Europa intera quanto di buono si dica sul suo contro fin dai primi anni di carriera. E, a giudicare dallo scoppiettante inizio di stagione, le premesse sembrano esserci tutte…

 

Foto: Fc Porto on Twitter