YASSINE BOUNOU: DA PRESTITO A RISERVA, E’ L’EROE DI COLONIA
17.08.2020 | 09:30
Classe 1991, nativo di Montreal in Canada ma con passaporto marocchino. Yassine Bounou detto “Bono” come citato sopra la sua maglia, il mumero 13 del Siviglia ha la storia di chi, seppur per una notte, è finito sotto i riflettori del “man of the match”. Nel luglio del 2010 giocava tra le riserve del Wydad Casablanca, in Marocco, perchè ritenuto “ancora troppo acerbo per la prima squadra”, nel 2012, invece, ci vede lungo l’Atletico Madrid che lo preleva dal club marocchino e lo piazza titolare nella squadra B dei biancorossi. A Madrid vede i pali della titolarità soltanto durante le amichevoli mentre l’Atletico cerca un sostituto dopo le partenze di Courtois e Aranzubia. Nel 2014 va in prestito biennale al Zaragoza dopo registra 38 presenze. Niente conferma ma è il Girona a puntare su di lui facendogli firmare un contratto di tre anni. Bono cresce molto, e per lui si parla già di un possibile passaggio al Manchester City dove i legami col Girona sono da sempre “affiliati”. Resterà in Catalogna fino al 2019 quando il Siviglia lo prenderà in prestito senza l’etichetta da titolare. Bono è il “portiere delle coppe” come questo calcio moderno ha etichettato, negli ultimi anni, i “numeri 12” con i guanti. E sono proprio le coppe, l’Europa League in primis, a mettere in mostra il portiere marocchino-canadese: 9 presenze e 4 gol subiti in EL, 6 presenze e 3 gol subiti nella Liga e 2 presenze senza subire gol nella Copa del Rey. E’ la storia di Bono, paragonato a Rio de “La Casa di Carta” famosa serie di network, da riserva a eroe di Colonia. I sogni, ogni tanto, si avverano.
Foto: Twitter UEFA