Zaccheroni: “Sono vivo per miracolo. Ora voglio riprendere in mano la mia vita”

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Alberto Zaccheroni ha parlato al Corriere della Sera, raccontando il dramma del suo incidente domestico, dove stava per rimetterci la vita. Queste le parole dell'ex tecnico: "Mi ha trovato mia moglie Fulvia accasciato a terra, in fondo alle scale. Dice che ero in un lago di sangue, con la testa aperta e un occhio fuori dall'orbita. Sono vivo per miracolo, ma del mese in terapia intensiva non ricordo nulla. Ho rischiato la vita, non giriamoci attorno. La botta è stata tremenda, il grande sollievo è non aver riportato danni cerebrali". Zaccheroni parla dei dettagli: "Lei era al piano terra, io stavo verosimilmente scendendo le scale e sono scivolato. Sono ruzzolato per otto-dieci gradini. Lei è accorsa perché ha sentito le mie urla. Avevo battuto la testa, può immaginare il suo spavento. È stato necessario l'intervento per ridurre l'emorragia. Ho una grossa cicatrice sulla testa a ricordarmelo. Mi avevano intubato, avevo il sondino. Devo ringraziare i medici e tutto il personale dei due istituti che mi hanno seguito. Sono stati straordinari".
Il 1° aprile Zaccheroni ha compiuto 70 anni: "Sono consapevole di aver rischiato di non arrivarci vivo. Quel giorno non pensavo ai 70 anni, ero concentrato sul recupero. Voglio riprendere in mano la mia vita, devo riuscire a tornare in possesso della quotidianità. Se prima camminare era un hobby, adesso è una necessità". Foto: twitter Inter