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Il retroscena: closing o non closing, Zamparini ha scelto Tedino. Tra poco…

20.06.2017 | 18:20

Palermo

L’ennesimo comunicato, il closing Palermo entro il 30 giugno. Zamparini ha sentenziato, tiene aperta la porta nei riguardi di Baccaglini, ma è una storia che ha bisogno di ulteriori certezze. Intanto, al comando c’è sempre Zamparini e quanto vi abbiamo raccontato – a sorpresa – sabato scorso si sta materializzando. Bruno Tedino in panchina, accodo raggiunto, al punto che nelle prossime ore l’allenatore perfezionerà la risoluzione con il Pordenone. A proposito: il club veneto per la panchina ha pensato a Stellini (che circa un mese fa vi avevamo segnalato in tribune nella gara contro il Bassano), ma occhio all’irruzione dell’Alessandria. E il Pordenone valuta anche Colucci. Nel frattempo Zamparini ha cercato di contattare Carli, scelto da Baccaglini in passato, per cercare di convincerlo, ma l’ex direttore sportivo di Empoli aveva deciso – salvo sorprese – che avrebbe accettato soltanto in caso di totale svolta Baccaglini. Invece, è Zamparini che decide, non a caso lui ha scelto Tedino. E per la poltrona di direttore sportivo ha individuato in Fabrizio Salvatori l’uomo giusto, a meno che Foschi non decida di lasciare il Cesena. Ora si tratta di capire se il Palermo riuscirà ad andare oltre le consulenze del passato, in primis quella di Gianni Di Marzio che ha creato danni enormi, tra scelte sballate e idee tutt’altro che vincenti. Eppure, oggi non si gioca più per il pareggio come 25-30 anni fa: si gioca per vincere. Ci riuscirà il Palermo, dopo una stagione nera che ha avvilito l’intero popolo rosanero?