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Zamparini attacca: “Parma aiutato, la Procura indaghi”. Il club ducale: “Triste parlare di complotti”

03.04.2018 | 12:13

Maurizio Zamparini, proprietario del Palermo, ha pesantemente attaccato la classe arbitrale per dopo la sconfitta subito ieri contro il Parma per 3-2. Queste le sue dichiarazioni: “Era una gara che temevo molto per l’arbitraggio perché contro il Parma accade sempre qualcosa. Lo scorso anno prendete ad esempio Pordenone-Parma e rivedrete lo stesso film di ieri sera. Un errore è un errore, quando però gli errori si accumulano bisogna che qualcuno indaghi. Ieri c’era un fuorigioco sul primo gol e manca un rigore a nostro favore: quella di ieri è una porcheria. Qualcuno della Procura Federale indaghi. Ieri il Parma è stato aiutato e non è più calcio. Il Pescara? Non sarà una gara facile e io non sono sereno”.

In mattinata, puntualmente, è arrivata la risposta del Parma che, con una nota emanata sul proprio sito ufficiale, ha spiegato:

La società Parma Calcio 1913, ascoltate le gravissime e inequivocabili dichiarazioni del patron Maurizio Zamparini, riportate questa mattina sul sito ufficiale dell’U.S. Città di Palermo, desidera puntualizzare quanto segue:

Dal giorno della ripartenza in Serie D, la nostra società ha scelto di rimanere totalmente estranea al gioco delle polemiche, delle dichiarazioni o dei commenti sull’operato degli arbitri. Lo ha fatto e continuerà a farlo per rispetto verso tutte le componenti in gioco e per dare un piccolo contributo per un mondo del calcio migliore. Dispiace davvero che questo atteggiamento, invece di essere apprezzato e tutelato, da tre anni venga al contrario sistematicamente utilizzato in maniera strumentale da chi nel mondo del calcio continua a gridare allo scandalo e a insinuare complotti, creando tensioni, pregiudizi e falsità. Per questo, nonostante la linea che questa società si è data, è impensabile rimanere in silenzio di fronte alle dichiarazioni odierne. Alludere a presunti complotti è molto triste e decisamente grave. Ed è anche dimostrazione di scarsa memoria, ripensando alla gara d’andata e al gol annullato a Gagliolo allo scadere. Quella rete avrebbe regalato tre punti fondamentali alla nostra squadra, ma in quella circostanza, il Parma non si è permesso di commentare in alcun modo l’episodio. È altresì curioso che il patron del Palermo menzioni una gara della scorsa stagione, la semifinale playoff di Lega Pro, che non riguarda la sua società e che presumibilmente gli è stata dipinta in modo parziale da chi probabilmente non vuole accettare il verdetto del campo. Non è nostra intenzione andare a rispolverare l’intero incontro (ci sono chiare immagini a disposizione di tutti) ma gli episodi di Parma-Pordenone sono paradigmatici per capire come a volte certe esternazioni, se ripetute, possano distorcere la realtà storica, creando leggende urbane a cui – dopo quasi un anno di insinuazioni calunniose – il Parma non può più prestarsi in silenzio.

Sia prima che dopo la partita di ieri sera tutti i nostri tesserati hanno sottolineato il valore tecnico assoluto del Palermo, ribadito dallo stesso Zamparini durante la settimana che ha preceduto la gara. Il campo ha però dato un responso diverso dalle attese: non accettarlo e attaccarsi ad allusioni e accuse di questo tipo è inaccettabile.

Per questi motivi il Parma Calcio 1913 non ha più intenzione di sopportare il peso di parole irresponsabili e chiede agli organi competenti di prendere tempestivi provvedimenti a tutela dell’immagine della nostra società, nel rispetto dei nostri tifosi e di questo sport.

Foto: zimbio