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Zamuner, le critiche montate ad arte e la svolta Spal con Rastelli

26.03.2021 | 13:15

Giorgio Zamuner è un direttore sportivo a caccia di risultati. E di un trionfo che celebri la sua carriera dopo un lungo trascorso da procuratore. Alla Spal ha avuto un’occasione più unica che rara, quella di trovare un club giusto per arricchire il suo palmares, anzi per bagnarlo. Nel post partita di Pescara – ormai un po’ di giorni fa – aveva parlato di critiche montate ad arte, non si capisce da chi, quando basterebbe rivolgersi alla proprietà per capire se è soddisfatta oppure no dopo le recenti prestazioni. Zamuner voleva difendere la scelta Marino, giusto che lo facesse anche se c’era poco da difendere: infatti, ha perso. La Spal ha un organico da promozione diretta che se arrivasse quinta o sesta farebbe meno di quanto avrebbe dovuto e avrebbe la necessità di puntare alla promozione passando dei playoff. Infatti, è stata fatale la sconfitta di Pisa, inevitabile (e forse tardivo) l’esonero di Pasquale Marino, già due settimane prima si era capito che il successore sarebbe stato Rastelli. E così è stato, i primi effetti si sono visti, la Spal non può che migliorare. Zamuner vada al concreto, ha proposto Marino malgrado le troppe incompiute degli ultimi anni. E’ andata male, può succedere, ma le responsabilità non sono certo della critica, al massimo le sue per le scelte sbagliate.

 

 

Foto: sito Cremonese