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Zanetti: “Scudetto e seconda stella vinti nel derby resteranno nella storia. Marotta League? Abbiamo venti punti di vantaggio. Fa ridere”

02.05.2024 | 10:52

Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter, ha parlato a Radio Serie A sullo scudetto vinto e sul futuro.

Tantissimi temi trattati dal vice-presidente interista a pochi giorni dalla conquista del campionato della seconda stella.

Qeuste le sue parole: “La seconda stella? Occupa un posto importante, emotivo. Quando ho visto tutta questa gente ad aspettare i campioni d’Italia. Sentire il coro per me, l’entusiasmo del popolo nerazzurro è stato incredibile. Ho visto famiglie, bambini, tante emozioni per la vittoria del campionato, della seconda stella. Una delle pagine più importanti del club. I ragazzi hanno fatto qualcosa di straordinario. Affacciandomi ho avuto i brividi. Ormai io dico sempre che l’Inter è la mia famiglia e siamo una cosa sola”.

L’ultimo scudettoUno scudetto voluto. Dal primo giorno eravamo concentrati su questo obiettivo. Sapevamo di essere forti ma devi dimostrarlo. Abbiamo dominato il campionato e mostrato un grande gioco. L’Inter ha fatto delle partite incredibili, i tifosi si sono divertiti. Se vedi la squadra così ti rende orgoglioso di farne parte. Non ci siamo mai nascosti, abbiamo sempre detto internamente ed esternamente che volevamo essere competitivi fino alla fine per arrivare a quanto fatto”.

Il paragone con gli altri scudetti. “Sono momenti e squadre diverse, rimangono i valori come club e il gruppo per come è stato costruito. Soprattutto fuori dal campo, cosa non scontata e che poi ti fa vincere. Un gruppo coeso, unito, soprattutto nei momenti di difficoltà. Ha dimostrato anche grande personalità”.

La seconda stella è stata anche un’ossessione? “No, mai. Non fa parte dei nostri valori. E’ stato un sogno che diventava realtà domenica dopo domenica. Non abbiamo mai visto la squadra in difficoltà, se non durante la singola partita. In settimana vedevi che i ragazzi volevano scrivere questa pagina importante”.

Lo scudetto vinto nel derby. “Una cosa unica, storica. Ti può capitare poche volte, abbiamo colto l’opportunità. Sapevamo che sarebbe stata complicata perché dall’altra parte volevano evitarlo. I ragazzi sono stati straordinari, gli ultimi minuti di sofferenza che fanno parte del nostro Dna. Dopo il triplice fischio non abbiamo capito più niente”.

Quale squadra vi faceva più paura ad inizio stagione? “Di sicuro pensavamo che il Napoli, anche cambiando allenatore, era una squadra di grandissimo valore. Milan e Juve avevano lo stesso obiettivo. Ma pensavamo anche che se facevamo quel che dovevamo era difficile anche per gli altri. Consapevolezza di essere forti, con poche parole e tanti fatti. Costruire questa squadra, vedendoli allenare, i ragazzi si sentivano importanti ed è stato merito di Inzaghi e del suo staff che hanno fatto un lavoro incredibile”.

Come vedi questa cosa della Marotta League? “Fa ridere quando vedi una squadra che domina dall’inizio alla fine. C’è poco da dire abbiamo venti punti avanti”.

Foto: twitter personale