Zaniolo sulla Roma: “I miei ex compagni mi hanno deluso. Dicevano che eravamo fratelli”
Nicolo
Zaniolo ha rilasciato una lunga intervista alla “Gazzetta dello Sport”, soffermandosi sulla
Roma e sui suoi ex compagni. “Se penso alla Roma mi torna in mente quella che probabilmente è stata la notte più bella della mia vita calcistica finora, insieme a quella con il Porto, in cui segnai una doppietta in Champions, e all’esordio in Nazionale. Proprio per aver segnato la rete decisiva in finale contro gli olandesi mi fa sentire la Conference tanto mia. Se poi penso alla festa al Circo Massimo e ai tifosi, mi vengono ancora i brividi. La Roma passerà il turno contro il Feyenoord, ha una squadra fortissima, può vincere l’Europa League e arrivare tra le prime quattro. Ma a Istanbul mi trovo benissimo, è una città che vive di calcio, eppure i tifosi sono sempre gentili e rispettosi anche quando ti chiedono video o selfie. La stadio, poi, è incredibile. Mai giocato in uno più caloroso, è almeno pari all’Olimpico. Quando ho segnato il mio primo gol mi sembrava di volare. Ho visto il derby e mi ha dato una strana sensazione. All’inizio è stato difficile guardarlo dal di fuori, perché so quanto vale in città. Per questo speravo finisse in una maniera diversa. Io traditore? È una cosa che mi è dispiaciuta tantissimo. Roma mi ha dato tutto, grazie alla Roma ho vinto e ho esordito in Nazionale, mio figlio è nato lì. Essere definito in quel modo è stata una brutta batosta. La verità verrà fuori. Le dico solo che mi sono sempre allenato, anche se non con gli altri. La maglia strappata contro il Genoa è stata solo un gesto di stizza, non di disprezzo. È come se avessi dato un pugno sull’erba. Non voleva essere una mancanza di rispetto. I miei ex compagni? Sono rimasto deluso da quasi tutti. Non faccio nomi, ma dicevano che eravamo come fratelli e poi non mi hanno neppure salutato. Problemi con loro quando li ritroverò in Nazionale? Non credo. Forse qualcuno può avere delle difficoltà con me, io non ne ho. Chi ha la coscienza sporca lo sa. Mourinho è un grandissimo allenatore e una grandissima persona. Mi ha fatto giocare quasi sempre. Certo, lui è abituato a gestire i fuoriclasse e io non lo ero. Mi sarebbe piaciuto averlo fra quattro o cinque anni, però mi ha dato tanto lo stesso”. Foto: Zaniolo Instagram Galatasaray