Zaniolo: “Voglio tornare in Serie A. L’Italia mi manca”
Nicolò
Zaniolo, tra i protagonisti della tournée americana della Nazionale italiana, ha affermato, nel corso di un'intervista rilasciata al
Corriere dello Sport, la sua volontà di tornare a giocare in Italia. L'attaccante classe '99 è attualmente in forza all'
Aston Villa, in Inghilterra, ma il suo cartellino è di proprietà dei turchi del
Galatasaray. Di seguito le sue parole:
"Rivoglio la Serie A. L'Italia mi manca molto: la famiglia, gli amici, mio figlio. Adesso però tocca ai club definire il mio futuro, il cartellino è di proprietà del Galatasaray. Intanto voglio esprimere la mia gratitudine per Monchi che ha scommesso ancora su di me dopo avermi portato alla Roma a 19 anni. Milan? Chi lo sa. Ho chiesto al mio agente di informarmi solo se c'è qualcosa di realmente concreto. Sicuramente, per ciò che ha rappresentato per me la Roma e per rispetto verso i tifosi della Lazio, un trasferimento in biancoceleste sarebbe improponibile. La tournée con la Nazionale negli Stati Uniti è andata benissimo, è stata un'occasione per conoscerci meglio e lavorare tutti insieme. Il gol? Vorrà dire che arriverà in una partita più importante. Spero all'Europeo, fin da piccolo sognavo di giocare una grande competizione con la Nazionale e ora farò l'impossibile per essere convocato. Il rapporto con Spalletti è ottimo, il suo sistema di gioco mi piace e sto imparando tantissimo. All'Aston Villa meriterei più spazio, ma posso dire che Emery è uno degli allenatori più forti, lo metto sul piano di Guardiola, Klopp e Mourinho. Mi sta migliorando sotto ogni aspetto. Mi dispiace per l'esonero di Mou, non me l'aspettavo; ma non mi sorprende l'impatto positivo di De Rossi: già quando giocava era un allenatore in campo, un capitano pazzesco. L'addio alla Roma? E' stata una grande storia d'amore ricambiato, ma come nella vita le come finiscono anche nel calcio. E quando è così è meglio separarsi, anche se conservo un grande ricordo. Non è successo nulla di particolare, si era rotto il feeling con la Roma e insieme abbiamo deciso che non aveva senso andare avanti. La Premier League? E' un campionato affascinante e stimolante, ci si allena sempre a mille e in campo c'è un'intensità altissima; la gente allo stadio si diverte ma fuori tratta i giocatori con discrezione. Sto giocando meno del previsto, ma credo che un periodo di adattamento in un nuovo Paese sia fisiologico: quando sono arrivato non parlavo neanche l'inglese, è stato difficile ambientarsi anche perché molti compagni sono sposati e ho passato molto tempo da solo. Ho dato tutto, ma anche in quel caso non sono andato via per un motivo scatenante. Era la mia prima esperienza all'estero, per un italiano la realtà turca è difficile da capire; per fortuna però ho trovato tanti connazionali. Adesso vediamo cosa succederà in estate". Foto: Instagram Zaniolo