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ZARATE, ADDIO AL VELENO

30.01.2013 | 10:30

Ora è ufficiale: dopo più di 4 anni, Mauro Zarate lascerà la Lazio. Il giocatore argentino, nato a Buenos Aires il 18 marzo 1987, si accaserà alla Dinamo Kiev, nel campionato ucraino. Le cifre dell’operazione si aggirano intorno agli 8-10 milioni. L’addio, ormai annunciato da tempo, è solo il culmine di un’avventura che, ormai, aveva ben poco da dire. Arrivato nel 2008, si mise subito in mostra, sfoggiando tecnica e velocità, ma rendendo già noto il suo enorme egoismo in campo. Durante la prima stagione riesce a conquistare la Coppa Italia rendendosi protagonista sia in semifinale che in finale. All’inizio della seguente annata, conquista anche la Supercoppa Italiana, battendo l’Inter per 2 a 1. Da quel momento, inizia la parabola discendente del giocatore argentino. Dal 2009 al 2013, compresa la deludente parentesi all’Inter, realizza 21 gol in 116 presenze. Prima di approdare in Italia, ha militato nel Vélez Sarsfield, nell’ Al-Sadd e nel Birmingham. Da sempre considerato un grande talento inespresso, ha spesso condotto un vita che non di addice ad un professionista. E pensare che la carriera da calciatore sembrava quasi annunciata, dato che in famigli sia i fratelli, che il padre ed il nonno hanno giocato, anche ad alti livelli. Con la nazionale argentina non c’è stato quasi mai un buon feeling, dato che non ha mai debuttato nella rappresentativa maggiore, mentre ha conquistato un Mondiale under-20, anche se non da protagonista, con la nazionale di categoria. I tifosi della Lazio, con lui, hanno dimostrato una pazienza che, spesso, non si vede nel mondo della tifoseria. Ma, dopo che Zarate ha annunciato pubblicamente si essere in rotta con la Lazio, anche gli irriducibili si sono dovuti ricredere. A Roma rimarrà il rimpianto per aver trovato un talento che, però, non ne ha mai voluto sapere di crescere. Ora cercherà di rinascere in Ucraina, sempre che sia possibile.