Zaytsev: “Ateo calcisticamente dal ritiro di Totti. La Serie A dovrà ripartire quando ci saranno le condizioni”
03.04.2020 | 19:58
Intervenuto con noi in diretta Instagram, Ivan Zaytsev, star del Modena Volley e della Nazionale italiana, ha commentato la situazione che sta vivendo il nostro Paese.
“Ci abbiamo messo un po’ a capire l’aggressività del virus. – ha esordito – All’inizio secondo me l’abbiamo sottovalutato, ma era anche difficile prevedere questo e partire subito con una chiusura totale. Sento molti lamentarsi del fatto che stiano a casa, quando il resto dell’anno ci si lamenta perché si va al lavoro. Dobbiamo trovare un equilibrio. Riaprire tutto a metà aprile porterebbe ad uno spostamento di persone che potrebbe riportare a dei focolai e a peggiorare la situazione attuale. Le restrizioni vanno mantenute finché i numeri non calano. Modena mi ha colpito dal punto di vista del senso civico e sono contento che l’Emilia Romagna abbia fatto vedere di avere una delle sanità migliori d’Europa.”
Personaggio molto carismatico, Zaytsev ha sempre dimostrato di avere carattere, esponendosi in prima persona anche su argomenti extra-sportivi: “C’è l’ho sempre avuta la caratteristica di dire le cose come stavano ed espormi provocando conseguenze peggiori rispetto a quelle che avrei subito stando zitto. Non riesco a non dire la mia quando ritengo sia giusto dire la mia su un argomento. Non sono timoroso delle conseguenze in questo senso. Sui social qualsiasi cosa che viene fatta viene resa immediatamente pubblica. Io ho pubblicato una foto di mia figlia quando l’abbiamo vaccinata a Roma perché ritenevo che essendo padre di famiglia e una persona esposta, mi sembrava giusto sensibilizzare le persone su questo argomento dicendo la mia. Ritengo sia giusto che tutte le persone siano vaccinate, per rispetto verso la comunità.”
Su quali siano stati i suoi allenatori più importanti in carriera: “Andrea Giani ho avuto la fortuna di ritrovarlo a Modena quest’anno. Con lui ho vinto il mio primo trofeo in Serie A2. E’ un grande allenatore sia dal punto di vista umano che dal punto di vista tecnico, ed è cresciuto molto negli anni. Un altro è Lorenzo Bernardi, con cui ho condiviso due anni splendidi a Perugia. Ha un carattere molto forte.”
In merito alla sua fede calcistica, ha detto: “Sono ateo calcisticamente da quando ha smesso Totti. Simpatizzavo Roma. Le partite importanti le seguo tutte, non perdo i grandi eventi. Mi piace cercare di captare la tensione che i giocatori hanno addosso durante queste partite e mi piace capire come riescono a gestirla, perché aiuta a migliorare.”
Infine, sull’eventuale ripresa del campionato di Serie A: “Penso che sia giusto che il calcio riparta. Logicamente bisogna vedere come sarà la situazione legata alla salute. E’ lo sport principale in Italia e nel mondo. Facendolo ripartire daresti un segnale di ritorno alla normalità. E’ tutto legato a doppio filo alla questione della salute però. Se le condizioni lo permetteranno, lo sport deve ripartire. Il problema è capire in caso come comprimere il calendario calcistico.”