ZÉ EDUARDO FUORI DALLA NEBBIA

È sbucato fuori dalla nebbia, all’ultimo minuto di una partita appena intravista, un po’ una metafora di quella che era stata la sua esperienza al Cesena prima dell’avvento di Di Carlo. José Eduardo de Araujo, meglio conosciuto come Zé Eduardo - in Brasile quasi tutti i José vengono chiamati Zè - con la sua zuccata vincente ha regalato ai romagnoli un punto preziosissimo sul campo del Sassuolo. Alla prima da titolare. Prima della sfida di Reggio Emilia, con Bisoli, si era alternato tra panchina e tribuna, mettendo assieme appena tre presenze in campionato, di cui una sola da titolare contro il Milan: sostituito all’intervallo. Sistemato nel suo ruolo, davanti alla difesa, la posizione classica di ogni ‘volante’ brasiliano che si rispetti, il 23enne di Uberaba ha assicurato qualità e quantità recuperando palloni, smistandoli con intelligenza, proponendosi pericolosamente in area, come in occasione del gol. Un giovane di sicuro avvenire, dunque, a dimostrazione di come il Cesena avesse visto giusto quando decise di acquistarlo dall’Ofi Creta, la scorsa estate. La sua parabola è simile a quella di molti giovani brasiliani dei giorni nostri. Sì, perché Zé Eduardo è un brasiliano “europeo”, che all’abilità con i piedi sa abbinare la duttilità, la capacità di interpretare più ruoli ed anche una rapidità di pensiero, di movimento, più che apprezzabili. Ottimo fisico – 185 centimetri per un peso forma di 88 chili – è venuto fuori dal Maga, ha assaggiato giovanissimo il grande calcio nel suo paese ad appena 17 anni con la maglia del Cruzeiro, prima di entrare a far parte del settore giovanile dell’Ajax. Mino Raiola, il suo agente, ma soprattutto la sua classe, ancora acerba e suscettibile di miglioramenti, lo hanno portato in giro per l’Europa. Nel 2010 lo ha preso il Parma, con cui ha debuttato in serie A, poi negli anni successivi ha fatto esperienza ad Empoli e Padova, tra i cadetti. Già in maglia biancoscudata è diventato titolare fisso, ma è in Grecia, all’Ofi, che si è scoperto un autentico perno della squadra. Centrocampista difensivo, abile però anche in fase di impostazione, sa essere efficace sia in fase di interdizione che in impostazione. Fino a qualche tempo fa sembrava destinato a cambiare aria, visto l’inutilizzo nella prima parte di stagione, e di lui si è parlato anche a proposito di uno scambio tra Sampdoria e Cesena per Marchionni. Ora il gol al Sassuolo potrebbe cambiare gli scenari. Alla prima da titolare con Di Carlo, Zé Eduardo si è scoperto determinante. Ha colto l’occasione, è sbucato fuori dalla nebbia e dal grigiore di questo scorcio iniziale di stagione, per lui e per il Cesena. E chissà che il futuro, ora, non possa essere illuminato dal sole.