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Zeman, la ricerca di alibi al posto dei punti. Tutti gli scenari in casa Pescara 

16.12.2017 | 23:59

Zdenek Zeman ha scritto pagine importanti nella storia del calcio italiano. Ma da anni e anni, troppi anni, non è più lui. La ricerca di alibi ha portato all’ultima conferenza in casa Pescara, quella di non troppe ore fa alla vigilia della gara contro il Novara. In pratica Zeman sostiene che parla un’altra lingua rispetto al presidente Sebastiani, che l’organico è extralarge, bla-bla-bla. Zeman avrebbe dovuto forse spiegare e raccontare incompiute una dietro l’altra, i soliti strafalcioni nei primi trenta metri, un’organizzazione che non c’è. Zeman pensa che una squadra debba soltanto esibire buoni schemi offensivi e finisce lì. Zeman non sa che se i risultati scarseggiano non dipende dall’organico eccessivo e dai rapporti con Sebastiani, ma dalla sua incapacità di dare continuità alla squadra che allena. Lui cerca alibi al posto di punti, eppure le prestazioni sono sotto gli occhi di tutti. Potremmo anche aggiungere che disconosce la parola riconoscenza, visto che in Italia di recente il Pescara è stato l’unico club a dargli fiducia, malgrado incompiute su incompiute. Ma la riconoscenza è un optional, contano gli alibi al posto dei punti. Gli scenari sono chiari: il rapporto è finito, forse indipendentemente dalla gara contro il Novara. I candidati sono quelli che vi abbiamo svelato da giorni e giorni, Di Carlo e Stellone, a dispetto di chi sosteneva che – dopo la sconfitta di Cesena – il sostegno nei riguardi del boemo sarebbe stato infinito.

Foto: sito ufficiale Pescara