Zenga: “Sono morto, non piango per evitare la figura dello stupido. Sul futuro…”

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Le parole amare dell'allenatore del Crotone Walter Zenga, in conferenza stampa, dopo la sconfitta contro il Napoli che è costata la retrocessione ai calabresi: "Retrocessione? Dispiace per la gente che s'è divertita a vederci giocare. Abbiamo fermato Inter, Lazio, facendo gare importantissime e quando vivi la città come me diventa complicato. Non piango solo perché non voglio fare la figura dello stupido. Giocavamo in casa con la Lazio, facciamo il 2-1, rischiamo il 3-1 e becchiamo il 2-2 a 5' dalla fine. Tutte le altre vincono e se alla fine le altre hanno vinto 2-3 gare di fila sono state brave loro, il nostro calendario era più difficile. A Napoli non è facile per nessuno contro una squadra da 90 punti. Campionato? Stare a casa mi è servito, mi sono presentato dopo gli esoneri con atteggiamenti diversi e s'è visto anche nella squadra. Ho sempre detto che il Napoli era favorito, il verdetto finale è quello da accettare, poi che sia giusto o no lascia il tempo che trova, soprattutto nel mio caso. Futuro? Retrocedere fa male, per questa gente ci ha dato la forza. Fa male, Crotone non merita di scendere per quello che ha fatto vedere, per come ha giocato e lottato. Non è bastato, qualcuno è stato più bravo e riconosciamo i meriti di chi è stato più bravo. Accettare una sfida significa anche accettare questo, vado giù con la morte nel cuore. Mi sarebbe piaciuto dare di più, per il resto non so neanche se sono ancora vivo e non so cosa farò. Sono morto."     Foto: sito ufficiale Crotone