Zenga, la svolta Cagliari e tutti i retroscena della scelta di Giulini

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Walter Zenga e il Cagliari, finalmente. Un inseguimento che va in porto dopo un paio di tentativi naufragati nelle scorse stagioni. L’ultima volta quando l’Uomo Ragno, impegnato all’estero, aveva cortesemente declinato la proposta del presidente Giulini. Lo scorso gennaio Zenga aveva parlato in modo entusiasta del Cagliari, però mai avrebbe immaginato di essere sul punto di subentrare. Il Cagliari non ha pensato seriamente a Stramaccioni, notizia da noi immediatamente scartata perché tutt’altro che originale. Suggestioni giornalistiche non suffragate dai fatti, il club cercava un allenatore con qualità (anche caratteriali) diverse. E siccome Zenga è già a Cagliari, presto arriverà l’annuncio, contano i fatti. Nella giornata di ieri, dopo aver deciso di esonerare Maran malgrado un contratto lungo e importante, il presidente Giulini ha raggiunto Milano proprio per incontrare Zenga, un summit blindato ma che poi ha certificato le nostre indiscrezioni di poco prima delle 20. Anche il direttore sportivo Carli ha preso atto della volontà di Giulini che riteneva pericoloso andare avanti con un allenatore passato dalle stelle dello scorso autunno alla crisi totale dell’ultimo periodo, senza vittorie da undici giornate. La presenza di Canzi accanto a Zenga è la necessità di ricostruire uno staff solido che ora possa garantire al Cagliari almeno la sicurezza di mantenere la categoria. Zenga ha detto subito sì, con l’entusiasmo che è andato ben oltre qualsiasi aspetto economico. Qualche mese fa era andato a un passo dall’Udinese che poi aveva deciso (con profitto) di confermare Luca Gotti in panchina. Da opinionista televisivo ora Zenga torna operativo, con un chiodo fisso: dimenticare la retrocessione con il Crotone, ultima esperienza in Serie A, dal suo punto di vista un’autentica ingiustizia. Foto: The Sun