Le prime parole di WalterZenga da allenatore del Venezia in conferenza stampa: "Nessuno mi può togliere la gioia di far parte di un club storico in una città storica, trovando subito sintonia completa con Tacopina. Non ho aspettato un secondo, ho portato la mia famiglia da Dubai e sono venuto qui. È già nato un feeling che spero che ci porterà a risultati consoni per il Venezia. Ho massimo rispetto per Stefano Vecchi, non fatemi parlare di lui. Mi fido solo di quello che vedo. Quindi ho cercato i giocatori faccia a faccia, per capire cosa provano e se hanno ancora la ferocia di lottare per qualsiasi obiettivo. Per questo ci vuole solo il contatto diretto. Del passato non me ne frega niente, si azzera tutto: non esiste più il nome dietro maglietta ma solo lo stemma davanti. C'è un lavoro da fare lungo. Si riparte dal primo step: piano piano bisogna risalire e arrivare ad essere prima di tutto una squadra che si fa rispettare. L'anno scorso seguivo il Venezia e lo vedevo. Bisogna ritrovare quella ferocia e quello spirito. Voglio vedere ragazzi che vogliono migliorarsi, non che devono farlo e basta. A voi piacciono i numeri, il modulo e queste cose qua. Ma io voglio essere attento agli uomini. Non ho preso in disparte solo Citro. E chi non ho visto ancora pronto non l'ho fatto allenare. St Clair non parla ancora bene l'italiano è spaesato. Gli ho detto 'Oggi guardaci e domani sei con noi'. Ma è un discorso che riguarda tutti. Da Domizzi a Pinato. Se vuoi giocare devi pedalare. Nessuno con me ha il posto fisso. In queste prime settimane mi affiderò tantissimo a Benny (Carbone, ndr), che la Serie B la conosce benissimo. E il contratto è un dettaglio, non parliamo di durata". Foto: The Sun