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Zenga: “Voglio tornare presto in Italia. Juve? Deve fare attenzione al calendario”

24.09.2018 | 13:03

Walter Zenga, ex storico portiere dell’Inter e della Nazionale non che ex tecnico di Sampdoria e Crotone, ha parlato ai microfoni di Radio Rai Uno: “Che campionato è? La Juventus è ripartita forte ma ha avuto anche un calendario più abbordabile rispetto al Napoli. Adesso iniziano gli scontri diretti e i punti servono soprattutto per autostima. Ronaldo? Spero che l’Italia sia tornata ai tempi in cui la Serie A attirava i grandissimi campioni. Samp-Inter? A volte basta un paio di risultati per cambiare il corso della stagione. Col Tottenham sembrava tutto negativo e invece in 5 minuti è tornato l’entusiasmo. Domani avranno una partita complicata perché la Fiorentina gioca molto bene a calcio. L’Inter, con la campagna acquisti che ha fatto deve però riuscire ad arrivare tra le prime tre. Cosa è cambiato rispetto al passato con i gol segnati nei minuti finali? La mentalità. Oggi se sei sotto di due gol puoi rimontare anche negli ultimi minuti. Dipende anche dai principi che il gruppo assimila dal proprio allenatore. Dipende anche dalla rosa che hai a disposizione. Novità particolari in questo campionato? Empoli, Sassuolo e la Fiorentina sono le squadre che giocano meglio ma anche noi a Crotone giocavamo bene ma poi siamo retrocessi. Contano i risultati. SPAL? Ha fatto un grandissimo campionato l’anno scorso e hanno meritato ampiamente di restare in A e lo stanno dimostrando anche in questa stagione. Spero per loro che riescano ancora di centrare la salvezza. Noi a Crotone abbiamo dimostrato di giocare un grande calcio ma non è bastato, nonostante i 20 punti guadagnati nella seconda parte della stagione. E’ lo sport, dobbiamo accettarlo. Zenga in panchina all’Inter? Il discorso è che con l’Inter ho un rapporto viscerale. C’è un rapporto di ammirazione e stima reciproca. Però l’Inter ha un allenatore fortissimo come Spalletti. Io spero di tornare presto, sarei rimasto volentieri a Crotone e spero che tornino presto in A. Ho una grande voglia di tornare in Italia ad allenare. Senza Modric non manca un giocatore di quelle caratteristiche? Era una cosa un po’ giornalistica, non vera al 100%. Secondo me Spalletti si sta difendendo bene con Brozovic ed è giusto che continui su questa strada. Perin secondo alla Juve? Non sono abituato a commentare le scelte degli altri. Lo ha fatto con coscienza sapendo a cosa sarebbe andato incontro. E’ giusto che faccia le proprie decisioni in piena libertà. Solo il tempo ci dirà se ha fatto bene o male. Come siamo messi in Italia con i portieri? Strabene. Per partire da Donnarumma, passando a Perin, Cragno e Meret. Abbiamo tantissimi portieri giovani e non possiamo sbagliarci. Trovare un Buffon? E’ errato il concetto di cercare un nuovo Buffon. Abbiamo Donnarumma che ha giocato 100 partite in Serie A ed è prontissimo per fare il titolare in Serie A. Il portiere deve sapere giocare con i piedi? Io penso che il portiere debba saper parare, sennò mettiamo un centrocampista in porta. Va bene che debba giocare con i piedi, ma la caratteristica principale deve per forza essere la qualità tra i pali. Giocatori giovani che fanno bene nel club e non in Nazionale? La Nazionale è un discorso a parte. Mancini saprà fare le cose in una certa maniera e le farà bene, ne sono certo. Panchina di Serie B? I discorsi devono essere affrontati in una certa maniera. Di fronte a un progetto serio ne possiamo parlare. Non si dice mai di no a prescindere, con i se e i ma non se ne viene fuori. Non esistono progetti seri o meno ma vittorie e sconfitte. Non si accettano più contratti di sei mesi, serve una progettualità più lunga”.

Foto: sito ufficiale Crotone