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ERIKSEN, COLPO DA URLO

01.02.2020 | 23:59

Il colpo di gennaio è stato, per distacco, Christian Eriksen all’Inter. Vorremmo dire che non sembrava gennaio, un’operazione del genere avrebbe fatto discutere (in positivo) sempre. Venti milioni compresi i bonus, la tempistica che vi abbiamo anticipato in assoluta esclusiva giovedì 23 con arrivo (puntualissimo) lunedì 27. Un’operazione da “otto pieno” con l’Inter che ha completato l’organico aggiungendo Young e Moses dando a Conte gli attesi ricambi.

Da “otto” il mercato della Fiorentina che si è scatenata utilizzando il budget di Commisso. Amrabat per il futuro (altro che Napoli favorito, altro che operazione bloccata per i viola…), Kouame da recuperare, Duncan da lanciare, Igor e Agudelo per le necessità e Cutrone arrivato in tempi non sospetti.

La Juve ha deciso di fermarsi al colpaccio Kulusevski per l’estate, diamo “sette” perché ci saremmo aspettati un’operazione per Sarri dopo la cessione di Emre Can al Dortmund, anche se il grande e concreto obiettivo per l’estate si chiama Tonali.

Il Napoli, da “sette” pieno, ha lavorato per il presente (Demme-Lobotka) e per la rifondazione (Rrahmani e Petagna) con un buon tempismo, dopo aver affidato la pratica a Rino Gattuso per dimenticare la disastrosa gestione Ancelotti. Roma e Lazio meritano la sufficienza piena, anche se non ci è piaciuta la gestione della vicenda Florenzi, un capitano che va a Valencia in prestito secco per cinque mesi. Lotito ci ha provato per Giroud quando ormai il Chelsea aveva deciso di non privarsene: troppo tardi. L’Atalanta merita la sufficienza piena: aveva poco da fare, ha richiamato Caldara, proponendo qualche investimento per il futuro. Diamo il “sei” al Milan: ben fatta la cessione di Piatek all’Hertha (senza bagni di sangue), se vogliamo anche quella di Suso al Siviglia, ma su Robinson ci si poteva muovere con maggiore solerzia senza arrivare agli ultimi minuti di gennaio.

C’è chi ha deciso di non fare operazioni (Torino e Udinese), chi ha puntato su un esterno da seguire come Haraslin (il Sassuolo), chi ha dormito abbastanza come la Samp che merita “cinque” per non aver dato a Ranieri i rinforzi che avrebbe meritato, con tutto il rispetto per La Gumina. L’Hellas è da “sette e mezzo” per le plusvalenze fatte e che rivalutano il nostro ingeneroso giudizio della scorsa estate. Il Genoa? Siamo in imbarazzo. La gestione della vicenda Criscito è da “quattro”: avevano deciso di scaricarlo verso la Fiorentina, poi hanno spiegato di non averci mai pensato. Falso, è stato Mimmo a dire no. Il solito minestrone di Preziosi che, quanto al valore di qualche acquisto, sarebbe anche da sufficienza se non fosse che la confusione creata è davvero assurda. Il Cagliari ha resistito alle offerte per Nandez, aveva fatto molto bene la scorsa estate. Il Bologna è da “sei più” per l’investimento Barrow, resta il buco Ibanez ma la garanzia si chiama Sinisa. Il Parma si è trovato alle prese con la grana Gervinho esplosa nelle ultime ore (tra l’altro senza la documentazione dell’Al-Sadd) e va capito. Caprari aiuterà.

Tra le squadre che cercano la salvezza non ci ha convinto la Spal (da “cinque”) perché non ha preso l’attaccante che avrebbe dovuto, Cerri potrebbe non bastare, una situazione che il direttore sportivo Vagnati sottovaluta dalla scorsa estate. E meno male che hanno cambiato idea dopo aver quasi esonerato Semplici. Poco più che mediocre il Brescia, mentre il Lecce avrà un grande contributo da Barak se sarà quello che aveva incantato nei primi mesi della sua avventura a Udine.

Comunque vada ci ricorderemo di questa sessione di calciomercato appena alle spalle. In una parola: entusiasmante. In tre: ci siamo divertiti.

 

Foto: Twitter ufficiale Inter